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ECOSISTEMA URBANO

“Pagelle” di Legambiente: Livorno fra le prime tre del Centro Italia, ma…

Ok l’aria e l’acquedotto, meno bene la differenziata, il consumo di suolo e le ciclabili

LIVORNO. Non fosse per il fatto di esser stati sorpassati da Pisa al fotofinish d’un niente, l’indagine di Legambiente sulla qualità dell’ecosistema urbano potrebbe far ben sorridere i livornesi: al 28° posto fra gli oltre cento capoluoghi del Bel Paese, uno scalino più in alto dello scorso anno e una ventina più in alto dell’anonima posizione di metà classifica (48°). Sul podio fra le prime tre città del Centro Italia (dopo Firenze e Pisa), secondo quanto pubblicato dal quotidiano confindustriale “Sole 24 Ore”.

Inutile dire che il sindaco livornese Luca Salvetti non lascia che la palla tocchi terra e la coglie al volo.
Ma prima di ascoltarne le parole, vale la pena di guardare dentro i parametri, tenendo sempre ben presente che le griglie quantitative sono utili per poter inscatolare la realtà e poterla confrontare con quel che avviene altrove, ma ovviamente è come pretendere di inventare la proiezione cartografica perfetta che faccia il miracolo di trasformare la sfera del nostro pianeta in un foglio a due dimensioni.

Ad esempio, guardando un parametro relativo alla qualità dell’aria ci si accorge che la situazione del biossido di azoto è migliorata negli ultimi dieci anni: da una concentrazione media annua di 30 microgrammi per metro cubo a 19. Ed è migliorata più che in altre città: Livorno era al 48° posto nel 2015, adesso è cinque posizioni più in alto.

Qualcosa del genere vale anche per le polveri killer: dieci anni fa Livorno aveva una media dei valori medi di polveri sottili pari a 20 microgrammi per metro cubo. Adesso si distingue fra Pm 10 e, più fini ancora, Pm 2,5: nell’ultimo anno le prime scendono da 19,4 a 19,0, le seconde da 10,3 a 9,0. Quest’ultimo dato vale l’ottava posizione, peraltro dopo città meno legate a una tradizione industriale rispetto a Livorno (peraltro in marcato declino).

Livorno, il Cisternone ottocentesco è ancora uno snodo-chiave dell’acquedotto

Fa un salto in avanti anche la lotta contro la dispersione dell’acquedotto: era al 31,3% alla metà del decennio scorso, nello scorso report era al 15%, adesso all’11%. Brillante risultato: solo Pavia, Monza e Milano meglio di Livorno, e solo di una briciola di punto.

Tutto va ben madama la marchesa? No, non tutto. Per dirne una, la prima che càpita: il fatto che le piste ciclabili siano poco meno che raddoppiate in dieci anni (da 1,9 a 3,4 metri equivalenti ogni cento residenti) non schioda Livorno da un livello grossomodo paragonabile a Isernia o Ragusa, ma meglio di Roma. Comunque più giù del 70° posto.

Anche sul fronte dei rifiuti. Ne produciamo il 7% in meno rispetto al 2015: ora siamo sotto i 530 chilogrammi annui di spazzatura a testa, ma due città su tre fanno meglio. In classifica: 67° posto adesso, 73° lo scorso anno, 70° dieci anni fa.

Stesso discorso per la raccolta differenziata, anzi più marcato: non si può dire che i livornesi siano all’anno zero, nel 2015 la percentuale era al 42,7%, nel report 2024 al 60,5% e adesso al 62,5%. Si vede però che altrove camminano più in fretta: dieci anni fa erano 56 i capoluoghi che se la cavano meglio, nel 2024 erano diventati 72. Fortuna che negli ultimi dodici mesi sono state recuperare quattro posizioni.

Ciascun parametro potrebbe suggerire analisi e questioni: a cominciare dal fatto che Livorno, quanto a Ztl, scende di quattro posizioni e di due riguardo alle isole pedonali, ma fa un balzo nel “verde totale” guadagnando più di venti posizioni ma alla fin fine rimanendo sotto il 70° gradino. Vale la pena di concludere con due sottolineature. Di segno opposto.

L’una riguarda gli impianti fotovoltaici pubblici: tanto dieci anni fa quanto lo scorso anno Livorno risultava in zona retrocessione. Di colpo nell’ultimo report è balzata dalle 25 città messe peggio alle 25 (anzi, alle 23) più virtuose. Moltiplicando in un solo anno per sei la potenza del solare installato su edifici pubblici.

L’altra ha a che vedere con la tendenza nel consumo di suolo. Nell’indagine 2024 l’incremento del 6,3% poneva Livorno al 39° posto fra le più attente a non cementificare il territorio, adesso la percentuale di incremento (più 5,9%) è calata ma evidentemente in altre zone la diminuzione è stata più rilevante, e Livorno scende di otto scalini.

La pista ciclabile di viale Carducci a Livorno

Questo invece è l’intervento che il sindaco di Livorno, Luca Salvetti, ha reso pubblico riguardo al rapporto di Legambiente “Ecosistema urbano 2025”, insistendo sul fatto che «Livorno – si afferma da Palazzo Civico – consolida la sua crescita tra le realtà più virtuose: in due anni guadagnate 20 posizioni e dati che migliorano su gestione della risorsa acqua, qualità dell’aria, verde, consumo del suolo, e trasporto pubblico».

«Nella gestione della risorsa acqua – commenta il sindaco Luca Salvetti – abbiamo le migliori performance, 4° posto su 106 per la dispersione dell’acqua e 6° posto per i consumi pro capite di acqua potabile per uso domestico.

Per la qualità dell’aria belle notizie per le polveri sottili dove per il parametro pm 2,5 siamo tra le prime dieci città come media annua più bassa mentre continuano a migliorare sia pm 10 che biossido di azoto.

Migliora la raccolta differenziata che si attesta al 62,39 % con un incremento di quasi 2 punti percentuali.

Buono il riscontro anche sul trasporto pubblico dove Livorno si colloca al 44° posto, mentre per l’offerta siamo al 42° posto con un incremento di ben 11 posizioni. 39a posizione per quanto riguarda le ztl.

Livorno ottiene poi un eccellente 9° posto nel tasso di motorizzazione che è il numero di auto ogni 100 abitanti, 41a posizione circa per le isole pedonali.

Da sottolineare anche la crescita marcata nel verde totale in città che ci fa guadagnare 21 posizioni.

Migliora anche la tendenza del consumo del suolo che ci fa salire dal 36° al 25° posto ben oltre la media nazionale.

Nel solare pubblico eravamo settantacinquesimi nel 2024 e ora saliamo fino al 23° posto grazie agli interventi sulle strutture scolastiche

Riscontri ancora positivi – conclude il sindaco Salvetti – il lavoro che abbiamo impostato sta ottenendo i frutti sperati, sono particolarmente soddisfatto che siamo tornati a crescere sulla raccolta differenziata e mi piace sottolineare cosa ci dicono le graduatorie del verde e del consumo del suolo che qualcuno voleva far diventare un problema della città. Non dobbiamo mollare di un centimetro per quel che riguarda le politiche e le scelte ambientali».

Pubblicato il
21 Ottobre 2025

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