Rischio idrogeologico, la Regione Toscana mette sul tavolo 18 milioni
Serviranno per una cinquantina di interventi di difesa del suolo

Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani
FIRENZE. In sigla si chiama “Dods”, l’acronimo sta per “Documento operativo per la difesa del suolo” e porta con sé finanziamenti per quasi 18 milioni di euro da destinare a interventi utili – una cinquantina in tutta la Toscana – per mettere in sicurezza il territorio sul fronte del rischio idrogeologico. Stiamo parlando di un provvedimento deliberato dalla Regione Toscana nell’ultima seduta della giunta: viene fissata la ripartizione dei fondi destinati <a Comuni, Province e Consorzi di bonifica» per le annualità da qui al 2027 riguardo alla «progettazione, la realizzazione o il completamento di numerose opere per la difesa del suolo distribuite su tutto il territorio regionale».
Sono state inserite nella delibera:
- in provincia di Prato: 2.665.000 euro per quattro opere
- in provincia di Grosseto: 2.527.800 euro per sette opere
- nell’area fiorentina: 2.300.000 euro per sei opere
- in provincia di Lucca: oltre 2.000.000 euro per sei opere
- in provincia di Pisa: oltre 1.751.000 euro per nove opere
- in provincia di Siena: 1.655.000 euro per due opere
- in provincia di Livorno: quasi 1.648.000 euro per tre opere
- in provincia di Massa Carrara: quasi 1.600.000 euro per cinque opere
- in provincia di Arezzo: 1.500.000 euro per un’opera
- in provincia di Pistoia: oltre 1.242.000 euro per otto opere
La difesa del suolo è «senza dubbio una priorità per il governo regionale, lo è stata nei cinque anni appena trascorsi e lo sarà nella nuova legislatura»: parola di Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, che parte da qui per illustrare il provvedimento. «Il contrasto ai cambiamenti climatici è una partita che si gioca su più fronti: dobbiamo certo – afferma – ridurre le emissioni, ma anche rendere il territorio più resiliente e pronto ad accogliere eventi di portate decisamente maggiori rispetto a quanto eravamo abituati a vivere in passato».
Queste le parole dell’assessore regionale all’ambiente Monia Monni: «Proprio perché la crisi climatica porta eventi meteo sempre più estremi e imprevedibili, provoca fenomeni come frane, alluvioni e dissesto idrogeologico che mettono sotto pressione il nostro territorio generando disagi ma anche vere e proprie situazioni di pericolo per i cittadini». Aggiungendo poi: «Da una parte, mettiamo in atto strategie di transizione ecologica; dall’altra, è indispensabile rendere i territori più resilienti. E in questa logica che si inseriscono gli interventi che oggi finanziamo: opere concrete per la riduzione del rischio, che confermano e dimostrano con i fatti l’impegno della Regione Toscana al fianco dei Comuni e degli enti territoriali per la difesa del suolo e la tutela delle nostre comunità».











