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CEO ITALIAN AWARDS

A Roberto Pierucci l’“Oscar” degli amministratori delegati

Guida la cristalleria senese Rcr con criteri “umanistici” controcorrente

Roberto Pierucci, amministratore delegato di Rcr Cristalleria Italiana

COLLE VAL D’ELSA (Siena). Diciassette amministratori delegati sono stati i protagonisti del “Ceo Italian Awards”, l’iniziativa organizzata, in tandem con Forbes Italia, da Business International (controllata da Fiera Milano spa), per premiare i migliori “capitani d’impresa” del made in Italy nel tradizionale gala che quest’anno ha visto di scena oltre 200 tra i principali esponenti del panorama economico, finanziario e imprenditoriale italiano, tra cui amministratori delegati, imprenditori, leader istituzionali e accademici.

Fra i 17 figura anche Roberto Pierucci, amministratore delegato di Rcr Cristalleria Italiana, azienda della provincia senese che ha saputo conquistarsi un proprio spazio nel mondo (esporta in 110 Paesi, i 50 milioni di euro del fatturato derivano all’80% dai mercati esteri) grazie alla qualità del design italiano nel settore della produzione di bicchieri e oggetti per l’arredo tavola, mixology e degustazione in vetro sonoro superiore

Roberto Pierucci è al timone di Rcr dal 2010, ha saputo portare l’azienda senese a essere tra i leader mondiali del settore: oggi come oggi figura «tra le prime 10 al mondo», spiegano dal quartier generale di Colle Val d’Elsa. Sotto la sua guida – questa è una sottolineatura che vale la pena di non trascurare – l’azienda è diventata un modello di innovazione sostenibile, raggiungendo traguardi significativi non solo in termini di volume, ma «anche in termini di responsabilità sociale e impegno per l’ambiente».

La sua è una figura un po’ controcorrente: nell’identikit su LinkedIn si definisce «provocatore per il cambiamento»,  ricorda di esser anche musicista (è appassionato di jazz), figlio di musicista, ha pubblicato dischi e libri, partecipa attivamente a progetti di volontariato internazionali.

Origini perugine, classe 1965 e laurea in scienze politiche, Roberto Pierucci ha alle spalle esperienze in Johnson & Johnson, Binda, Colgate Palmolive e Bolton, in una carriera che «unisce leadership, etica, e un forte impegno sociale». La trasformazione di Rcr Cristalleria Italiana in un modello di successo è arrivata, com’è stato spiegato, grazie a «un approccio imprenditoriale innovativo, caratterizzato dai valori di tempo, umanità, natura e cambiamento». Questo ha portato Rcr a una «ristrutturazione completa, facendola uscire dal debito e rilanciandola a livello industriale e commerciale».

È stato premiato nella categoria “design” per aver guidato l’azienda – è stato sottolineato – valorizzando il design e il saper fare italiano, «unendo tradizione e innovazione produttiva, rafforzandone il posizionamento come eccellenza del comparto e ambasciatrice del Made in Italy nel mondo».

La sede della Rcr Cristalleria Italiana a Colle Val d’Elsa (Siena) in una veduta aerea

«Non è retorica ma anche questo premio voglio condividerlo con il team, perché è solo con un buon team che si può raggiungere un prestigioso risultato»: ecco le parole pronunciate da Pierucci ritirando il premio. «Noi siamo nel cuore del Chianti, dove – aggiunge – produciamo 35 milioni di pezzi ogni anno, tra bicchieri, calici e oggetti per l’arredo tavola: con noi ci sono 500 famiglie tra diretto e indotto che vivono di Made in Italy al 100%. Guardando allo scenario globale, il nostro comparto è molto competitivo, ma quello che possiamo fare è un “magico accordo”, come lo chiamiamo noi: lavorare mettendo al centro quello per cui siamo eccezionali e unici, parlo di design, qualità, innovazione». Aggiungendo poi: «Penso che sia questo ciò che salverà l’inestimabile ricchezza del Made in Italy, una ricchezza che dobbiamo tutelare se vogliamo dare futuro a questo patrimonio unico al mondo. Noi italiani abbiamo uno storytelling che altri Paesi non hanno. Dietro ogni prodotto che presentiamo, fatto in Italia, c’è una storia straordinaria e quello che illuminerà per sempre l’intelligenza artificiale di cui si parla tanto, sarà qualcosa che nessuno potrà mai copiarci: la passione».

Il successo ottenuto da Pierucci e dal suo team – è stati messo in risalto – rappresenta un modello virtuoso di leadership industriale, capace di coniugare innovazione, responsabilità sociale e forte radicamento territoriale, contribuendo a rafforzare l’immagine dell’Italia nel panorama economico globale. Basti pensare che l’unico centro di ricerca, progettazione e produzione è «immerso nel cuore della Toscana, in un’area CO2 Neutral, certificata dal Siena Carbon Free». Una realtà produttiva che fin da anni lontani ha saputo guardare avanti con attenzione all’innovazione e all’ambiente: già nel ‘73 ha introdotto, tra le prime nel mondo, i forni di fusione elettrici e la prima linea automatica di produzione dei calici.

Alcuni fra i prodotti del campionario Rcr

Al “Ceo Italian Awards”, aperti dal saluto di Martin Castrogiovanni, ex campione della nazionale di rugby e ora “ambassador” di Amref Health Africa Italia, gli altri amministratori delegati premiati sono:

  • Pierluigi Cocchini (Rinascente)
  • Valentino Confalone (Novartis Italia)
  • Giovanni De Mare (AllianceBernstein)
  • Chiara Dorigotti (Sea Prime)
  • Vanessa Fortarezza (Salesforce Italia)
  • Alessandro Grosso (Byd & Denza)
  • Alessandra Marzari (Vero Volley)
  • Augusto Mensi (Lucchini Rs)
  • Maria Teresa Minotti (PayPal)
  • Stefano Novaresi (Knapp Italia)
  • Maria Bruna Olivieri (Unieuro)
  • Nicola Panzani (Ima Petroncini)
  • Nicola Risatti (Blu Hotels)
  • Eugenio Scotto (Oneshot Agency)
  • Stefano Susani (Officine Maccaferri)
  • Marco Talarico (Lmdv Capital).
Pubblicato il
6 Dicembre 2025

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