Visita il sito web
Tempo per la lettura: 4 minuti
LEGA NAVALE

Donne protagoniste in mare: Forum Nautica al femminile

A chiusura della campagna “Cima rossa”: alt alla violenza di genere

Il Forum Nautica al femminile

LA SPEZIA. Le professioniste del mare: femminile, plurale. Ecco chi troviamo nelle vesti di protagoniste nell’evento spezzino che ha contrassegnato la seconda edizione del “Forum Nautica al Femminile” a conclusione della campagna nazionale della Lega navale italiana dal titolo “Cima rossa”. Obiettivo: la sensibilizzazione sul fenomeno della violenza di genere.

«La campagna “Cima rossa” è nata pochi giorni prima del drammatico femminicidio di Giulia Cecchettin che ha scosso le coscienze di tutti ed è cresciuta, dal 2023 ad oggi, in qualità e quantità delle iniziative di sensibilizzazione organizzate dalle nostre Sezioni e Delegazioni che hanno come focus soprattutto i giovani»: queste le parole del presidente della Lni, Donato Marzano: «Vogliamo trasmettere loro i valori del rispetto, dell’accoglienza e della solidarietà per sradicare questo fenomeno odioso che è prima di tutto culturale e in questo senso il mare e le attività nautiche rappresentano degli straordinari strumenti educativi».

La cima rossa per le donne e gli uomini di mare – ha aggiunto Marzano – è un simbolo di unione e di salvataggio: «Come Lega Navale Italiana vogliamo tendere una mano alla donne in difficoltà, offrire loro un’opportunità e contrastare un fenomeno che va affrontato insieme facendo squadra tra famiglia, scuola, istituzioni, associazioni e forze dell’ordine». Occhio puntati sul fatto che l’età in cui contro le donne si commette violenza fisica, ma anche psicologica ed economica, si sta abbassando, talvolta riguardando aggressori e vittime minorenni.

Il “Forum Nautica al Femminile” è una iniziativa itinerante che quest’anno è alla seconda edizione: l’hanno organizzato le sezioni Lni della Spezia e di Lerici in collaborazione con l’Authority del Mar Ligure Orientale, che nell’auditorium “Giorgio Bucchioni” ha ospitato i lavori introdotti e moderati dalla giornalista Maria Cristina Sabatini.

Dopo i saluti del presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, Bruno Pisano, e dei presidenti delle sezioni Lni spezzina e lericina, Francesco Costa e Cristian Bianchi, sono intervenuti per il Comune della Spezia, la vicesindaca e deputata Maria Grazia Frijia, in rappresentanza della Regione Liguria Gianmarco Medusei e la senatrice Stefania Pucciarelli.

L’ammiraglio di divisione Flavio Biaggi, comandante interregionale marittimo nord della Marina Militare, ha parlato dell’importante ruolo delle donne nella Marina; oggi circa 2mila, pari al 7% dell’organico della forza armata; a 25 anni dall’ingresso del personale femminile nelle forze armate hanno assunto oggi incarichi di crescente responsabilità, contribuendo a rendere la Marina Militare più moderna e rappresentativa.

Il presidente della Lega Navale Italiana, ammiraglio Donato Marzano, ha presentato i risultati della campagna “Cima rossa” in collaborazione con scuole, istituzioni, associazioni, centri anti-violenza e forze dell’ordine: 64 iniziative in tutta Italia, tra eventi con studenti, concerti e manifestazioni artistiche, seminari con esperti, attività sportive di canoa, canottaggio, vela e uscite in mare a bordo delle “barche della legalità”, imbarcazioni confiscate alla criminalità organizzata ed intitolate dalla Lni a vittime della mafia e delle organizzazioni terroristiche.

La prima tavola rotonda è stata dedicata alla violenza di genere sul territorio spezzino: a confronto il comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Vincenzo Giglio; il primo dirigente della Polizia di Stato della Spezia e direttore del Centro nautico e sommozzatori, Gianpaolo Orditura; la direttrice della Casa circondariale della Spezia, Maria Cristina Bigi. Sono stati presentati due progetti da avviare il prossimo anno:

“Una cima rossa in banchina”, a cura delle sezioni Lni della Spezia e di Lerici insieme all’assessorato alle pari opportunità del comune spezzino, per coinvolgere le donne vittime di violenza in attività marinaresche in mare e a terra, interessando anche la filiera dei mitilicoltori

“Una vela per la donna”, presentato dalla psicologa e consigliera comunale di Loano, Monica Caccia, con il supporto delle sezioni e delegazioni liguri della Lni, «per offrire alle donne e alle loro famiglie, attraverso la pratica velica, un’opportunità per riscoprire se stesse, raggiungere l’autonomia personale e rafforzare l’autostima».

Alla seconda tavola rotonda dal titolo “Le professioniste del mare: economia, sport e sociale” hanno partecipato: la prof. ing. Donatella Mascia, che ha parlato del suo libro “Sadia, storia di una donna”; sui temi dell’economia del mare e dello spirito d’impresa e manageriale al femminile hanno portato la loro esperienza professionale la segretaria generale dell’Athority spezzina, ing. Federica Montaresi, la senior project manager Italian Blue Growth, Laura Parducci, e la Fondatrice di “RivelAmi”, architetta Silvia Ronchi.

L’atleta paralimpica Lega Navale Italiana sezione di Chiavari-Lavagna, architetta Valia Galdi, ha parlato dell’opportunità offerta dalla Lega Navale di praticare lo vela in un ambiente realmente inclusivo e ha posto l’accento sull’inclusione delle persone con disabilità che passa attraverso la progettazione e la realizzazione di spazi realmente accessibili, oltre a lanciare un monito sul fenomeno della “discriminazione intersezionale” che colpisce le donne con disabilità. Da aggiungere la capitano di corvetta Alessandra Ventriglia della Capitaneria di Porto della Spezia, che ha parlato del bilanciamento tra la vita professionale e familiare, mentre la sovrintendente capo sommozzatore della Polizia di Stato, Barbara Marinesi – prima donna sommozzatrice in Polizia – ha raccontato delle iniziali difficoltà incontrate in un contesto lavorativo prettamente maschile, dei progressi registrati nei suoi 33 anni di carriera e della determinazione necessaria a tutte le donne per riuscire ancora oggi ad affermarsi nel proprio ambiente professionale.

«Quando i rappresentanti locali della Lega Navale Italiana ci hanno proposto di aderire alla loro iniziativa – ha affermato il presidente dell’Autorità di Sistema, Bruno Pisano – abbiamo convintamente fornito il nostro supporto, felici di inaugurare una sinergia che ci consentirà di operare congiuntamente per sostenere il ruolo delle donne nei settori nautico e portuale, contribuendo allo sviluppo sociale ed economico del territorio». Aggiungendo poi: «Il settore portuale è ancora visto purtroppo come uno spazio prevalentemente maschile, ma sono sempre di più le donne che scelgono di lavorare in questo ambito, che oggi richiede competenze tecniche, gestionali e relazionali che non hanno alcuna appartenenza di genere. Come istituzione portuale ci impegniamo quotidianamente per costruire un ambiente di lavoro fondato sul rispetto, sulla trasparenza e sulla piena valorizzazione delle differenze, basato sui valori dell’inclusione e della valorizzazione del talento femminile. Nel 2021 abbiamo dato vita al Comitato Unico di Garanzia, che ha come obiettivo proprio quello di promuovere concretamente le pari opportunità».

Pubblicato il
9 Dicembre 2025

Potrebbe interessarti

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio