Oltre 120 barche in vetrina al Salone Nautico Internazionale di Roma
Occhi puntati su abitabilità di bordo e comodità dei servizi

Inaugurazione del Salone Nautico di Roma, al centro Gennaro Amato, presidente Afina
ROMA. Più di 120 barche presenti, tra gozzi, motoscafi e gommoni. Con molte novità per il mercato 2026, e il filo rosso di un comune denominatore: l’abitabilità di bordo e la comodità dei servizi. Questo è l’identikit del Salone Nautico Internazionale di Roma che nei padiglioni 7 e 8 di Fiera Roma spa terrà banco fino a domenica 14 dicembre, con orario continuato dalle 10.30 alle 18.30: già nelle prime battute ha visto una risposta di pubblico che gli organizzatori giudicano al di sopra delle aspettative.
Fra le novità presenti a Roma, sono da segnalare in particolare i battelli pneumatici che, secondo quanto vieene riferito, «restano il segmento produttivo di maggior interesse dei visitatori». La duttilità dell’imbarcazione, facilmente trasportabile, e l’attenzione dei produttori di fornire i gommoni di ogni tipo di accessorio e comodità di bordo, persino nell’evoluzione della parte sottocoperta offrendo una vivibilità maggiore, – viene messo in evidenza – rendono il mercato di queste imbarcazioni «estremamente interessante per il pubblico».
Folta anche – viene fatto rilevare – la partecipazione di società di servizi, dai trasporti alle scuole nautiche, di accessoristica e di innovativi sistemi di pontili galleggianti. Da aggiungere che anche i motori marini sono presenti, così come l’intrattenimento con aziende di moto d’acqua che presentano novità particolari per una guida senza patente.
«Come organizzatori siamo soddisfatti di questa seconda edizione del salone Nautico di Roma», dice Gennaro Amato, presidente dell’Associazione Filiera della Nautica Italiana, la società organizzatrice: e questo – afferma – «sia per il riconoscimento di esposizione internazionale che abbiamo ricevuto dalla Regione Lazio, sia per la presenza di espositori che sono in aumento rispetto allo scorso anno». L’afflusso di pubblico del primo dei nove giorni in programma ci lascia intuire che i visitatori sono interessati alla media e piccola nautica, ma soprattutto sono qui per vedere la produzione che i cantieri presentano per l’anno venturo».
I promotori dell’evento ritengono che la folta partecipazione di visitatori possa essere un segnale positivo per «la ripresa di mercato del comparto produttivo, quello tra i 6 e 12 metri, che invece ha registrato nelle ultime due stagioni estive qualche flessione di acquisto».
«Il problema della nautica da diporto di medio e piccolo taglio è rappresentato dall’assenza di ormeggi e, man mano che più si scende nel sud del Paese, la questione crea una perplessità non da poco per chi è intenzionato a comprare una barca», afferma Amato. «Ma devo dire – rincara – che la voglia di mare è tanta e quindi il pubblico continua a sognare di diventare armatore. Per fortuna della nautica da diporto italiana, secondo la programmazione degli impegni di governo, la problematica è già stata accolta trovando le giuste soluzioni per favorire, nella realizzazione di nuovi porti turistici da diporto, i giusti servizi al comparto e agli utenti del mare».











