Gariglio non aspetta la Regione e istituisce il comitato di gestione
Manca ancora il nominativo da Firenze, entrerà in un secondo tempo

Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani
LIVORNO. A Palazzo Rosciano, quartier generale dell’Authority livornese, hanno aspettato che si tenessero le elezioni regionali (a metà ottobre), poi che si definisse il quadro della nuova giunta regionale (11 novembre), poi una settimana per dar modo di prendere confidenza con i nuovi assetti e un’altra settimana se una non basta oppure anche due o tre, magari quattro. Poi Davide Gariglio, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, che le dinamiche d’un consiglio regionale le ha conosciute nel suo Piemonte (e magari le ha pure orchestrate, da presidente dell’assemblea consiliare), ha preso coraggio e ha fatto una semplice cosa: siccome «ai sensi dell’art. 9, comma 2, della legge dell’ordinamento portuale, trascorsi trenta giorni dalla richiesta delle designazioni», lui il comitato di gestione può nominarlo lo stesso, ha preso la penna e la messo la firma in calce al provvedimenti con cui nomina il nuovo comitato di gestione. Anche se la Regione il nominativo non l’ha ancora fatto: vabbè, lo farà.

Davide Gariglio
L’annuncio è arrivato in una nota di poche righe: il presidente Davide Gariglio – si legge nel comunicato ufficiale – «ha firmato stamani il provvedimento di nomina del comitato di gestione». Nessun colpo di scena relativamente ai nomi, sono quelli già conosciuti: la “Gazzetta Marittima” li aveva segnalati già prima della metà del mese scorso. Oltre allo stesso Gariglio, che lo presiede, faranno parte del nuovo comitato di gestione:
- il comandante della Capitaneria di Porto, ammiraglio Giovanni Canu;
- il componente designato dal Comune di Livorno, Nerio Busdraghi, ex ufficiale delle Capitanerie, con incarichi alla guida di vari porti (a più riprese a Livorno, da ultimo come capo reparto tecnico-amministrativo);
- e quello designato dal Comune di Piombino, Carlo Torlai, ex leader dei portuali locali.
Quanto al nominativo che la Regione Toscana deve indicare, entrerà in seguito nel comitato di gestione in virtù di un successivo provvedimento.
Qualcosa del genere aveva fatto a Bari il presidente Francesco Mastro a fine ottobre: in quel caso mancavano le indicazioni di alcuni enti locali. L’istituzione del nuovo comitato senza attendere il completamento di tutte le nomine era stato visto come una forma di pressing su chi ancora non aveva provveduto a fornire il nome. Anche in questo caso è un piccolo strappo: Gariglio viene visto come un infaticabile mediatore, un po’ vecchia scuola Dc, ma in questo caso ha messo sul tavolo un provvedimento con cui sostanzialmente dice che sì, si media ma non è detto che i tempi per farlo siano infiniti.











