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In relazione diretta al porto delle crociere

Quei rinfusi…peripatetici

LIVORNO – Se c’è un settore merceologico che sul porto ha sempre più o meno tirato: e che alimenta un hub di fondamentale importanza come le piastrellerie di Lucca ma anche il cippato per il riscaldamento non urbano: che genera un traffico non minimo di Tir e di fender…ebbene, è quello dei rinfusi, da decenni operativo sulla Calata Orlando del Porto Mediceo. Traffico “povero”, ammette Roberto Alberti del TCO: ma pressoché costante e che da lavoro ad alcune decine di persone.

Ebbene, il TCO è l’esempio estremo di quella impossibilità di dare spazi e aree operative a tutti sul porto. Ho scritto che è “peripatetico”, ma sono andato oltre la realtà: perché nelle intenzioni dell’AdSP ha avuto almeno una mezza dozzina di diverse collocazioni, con la necessità di liberare l’Orlando per il terminal delle crociere: ma è ancora lì, “tra color che son sospesi” come scriveva il buon Dante. Perché il terminal crociere è di laboratorio da venire: ma anche e specialmente perché tutte le alternative indicate sono progressivamente sfumate, a favore di altri traffici. L’ultima della serie sarebbe il Molo Italia, ma già in contestazione perché ci sono altri che lo vogliono. Da parte sua Roberto Alberti sta zitto, rifiuta interviste e dichiarazioni, ma si concede un bel carico di amarezza. E lavora, lavora sempre. 

(A.F.)

Pubblicato il
22 Febbraio 2025
Ultima modifica
24 Febbraio 2025 - ora: 12:22

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