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IL FUTURO DEL MARE

Così l’“acceleratore” Faros vuol far volare le startup

Più sprint all’economia del mare e all’innovazione portuale

LA SPEZIA. Al via la “call” per startup che contrassegna la 4° edizione di Faros, il primo acceleratore italiano nell’ambito dell’economia del mare della Rete Nazionale Cdp Venture Capital, nato dalla costola di un colosso come Cassa Depositi Prestiti (al 70% in mano alla holding di partecipazioni di casa Cdp e il resto targato Invitalia (che ha «la gestione di quasi tutte le agevolazioni dello Stato alle imprese e alle startup innovative»).

Fino a mercoledì 30 luglio le migliori startup innovative nel settore della blue economy e dell’innovazione portuale sono invitate a ricevere «un programma di accelerazione intenso, attività di mentoring e la possibilità di svolgere  progetti di “open innovation” con i partner di Faros. Come? Facendosi avanti online su www.farosaccelerator.com. Le attività sono in campo attraverso i centri territoriali di La Spezia e Taranto. Obiettivo: «promuovere in Italia un’economia del mare a sostegno dello sviluppo sostenibile», secondo quanto spigano i promotori dell’iniziativa.

Primo acceleratore in Italia dedicato a questo settore, – viene sottolineato ripercorrendo i passaggi precedenti – Faros è nato quattro anni fa su iniziativa di Cdp Venture Capital Sgr in collaborazione con l’Authority tarantina ed è gestito da A-cube, definito come «acceleratore di imprese ad impatto sociale e ambientale» e da Wylab («incubatore certificato»). L’esperienza di Faros si è successivamente estesa all’area di La Spezia in virtù della collaborazione con l’istituzione portuale che governa gli scali di La Spezia e Marina di Carrara.

A chi si rivolge Faros? L’interlocutore cercato sono «startup italiane e internazionali che si distinguono nel campo della blue economy, dell’innovazione portuale e dell’uso responsabile delle risorse marine»: principalmente – viene sottolineato – modelli di business «capaci di generare un impatto positivo, intenzionale e misurabile e che possano offrire soluzioni innovative volte a ripristinare la salute dei mari e degli oceani, e a promuovere una transizione efficace verso un’economia blu sostenibile».

Presentando l’iniziativa, viene ricordato che nelle tre edizioni precedenti di Faros sono state «mappate oltre 2mila startup, ricevute 515 candidature e accelerate 25 startup: 15 di queste realtà hanno svolto progetti pilota».  A livello di investimenti Faros – si mette in evidenza – ha «investito 3,2 milioni di euro, mentre complessivamente sono stati raccolti oltre 15 milioni di euro dalle startup che hanno partecipato al programma».

Attraverso i due Hub, Faros dichiara di voler “accelerare” realtà che offrono soluzioni nei seguenti ambiti di innovazione:

  • Dati dagli oceani: sistemi intelligenti e tecnologie innovative per la raccolta, il monitoraggio e la valutazione dati provenienti dal mare e dagli oceani
  • Sistemi energetici: sviluppo di sistemi energetici sostenibili derivanti da fonti rinnovabili, comprese tecnologie onshore e offshore e soluzioni di stoccaggio di energia
  • Tutela dell’ecosistema marino: attività di prevenzione, protezione, ripristino e monitoraggio dell’ambiente e dell’ecosistema marino attraverso l’adozione di soluzioni nature-based
  • Porti intelligenti e trasporti “verdi”: processi digitali ed automatizzati per ottimizzare e migliorare la sicurezza delle attività portuali e per ridurre le emissioni di carbonio (decarbonizzazione) dei trasporti marittimi
  • Cantieri navali: processi, tecnologie e prodotti innovativi e sostenibili nella filiera della cantieristica e del settore navale
  • Turismo e attività culturali nell’area costiera: servizi innovativi per lo sviluppo di una filiera del turismo più sostenibile volta alla generazione di impatti sociali e ambientali positivi
  • Acquacultura sostenibile: pratiche di allevamento e lavorazione sostenibili di prodotti ittici e di origine acquatica, volte a ridurre l’impatto ambientale e a proteggere specie marine
  • Alta innovazione negli usi di risorse marine: utilizzo e trasformazione delle risorse marine naturali in applicazioni e processi industriali innovativi e dirompenti
Pubblicato il
21 Giugno 2025

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