Ortona, concluso con tre mesi di anticipo il consolidamento della banchina di Riva
L’Authority di Ancona: è stata adeguata agli standard chiesti dai traffici

Porto Ortona, banchina di Riva
ORTONA (Chieti). Ce l’hanno fatta a terminare i lavori prima di quanto previsto: con 99 giorni di anticipo sulla tabella di marcia è arrivati alla conclusione il consolidamento della banchina di Riva nel porto di Ortona. Li aveva messi in campo l’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale, che ne dà notizia dal proprio quartier generale di Ancona.
Il consolidamento dell’infrastruttura – viene spiegato dall’istituzione portuale marchigiana – ha incluso la riqualificazione e il potenziamento delle strutture di banchina esistenti così da «adeguarne la funzionalità ai moderni standard dei traffici commerciali marittimi» e riuscire in seguito a approfondire i fondali portuali fino a una profondità, in modo tale da renderli in linea con le esigenze dei nuovi vettori commerciali del trasporto marittimo. È da aggiungere che parte dell’intervento ha riguardato anche la predisposizione per «l’elettrificazione per alimentare le gru semoventi nel tratto interessato della banchina».
L’intervento è stato realizzato da un pool di imprese nel quale figuravano Fincantieri Infrastructure Opere Marittime spa, Impresa Costruzioni Mentucci Aldo srl, Seacon, Acale. Obiettivo: consolidare il primo tratto della banchina (e il relativo piazzale) per una lunghezza di 230 metri su un totale di 560 metri e una larghezza di 30 metri. Per l’appalto, con un importo di aggiudicazione di poco superiore agli otto milioni e mezzo di euro, sono stati utilizzati i fondi per la coesione territoriale e per le “Zls” (zone economiche speciali) del Pnrr del ministero.
L’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale informa che, contando su «precedenti esperienze esecutive», le imprese appaltatrici sono riuscite a «ridurre i tempi dei lavori alla banchina, con un anticipo di oltre tre mesi rispetto a quanto previsto all’avvio del cantiere: questo certamente favorirà l’operatività e la competitività portuale». L’istituzione portuale rivendica di aver centrato anche l’obiettivo intermedio, visto che la consegna dei lavori «avvenuta a fine dicembre 2023» era avvenuta «con sei mesi di anticipo rispetto alla scadenza».
Così il presidente dell’ente portuale dorico, Vincenzo Garofalo: «Il nostro principale compito è predisporre e ammodernare banchine e piazzali e realizzare dragaggi dove necessario per favorire l’operatività nei porti di nostra competenza. Riuscire a raggiungere questi obiettivi in anticipo, grazie all’impegno delle imprese che hanno realizzato l’appalto e al coordinamento dei nostri tecnici, ci rassicura nell’adempiere il nostro dovere e nel poter favorire ulteriori possibilità di sviluppo per lo scalo di Ortona».