Marine della Toscana, l’aggregazione è una virtù (e un esempio da replicare)
Il consorzio si mette in vetrina al maxi-evento Venezia

Da sinistra: Matteo Italo Ratti e Pietro Angelini, Marine della Toscana a Icomia
VENEZIA. L’esperienza di Marine della Toscana ha una importanza strategica anche come esempio per il suo ruolo di sistema: conferma «l’utilità concreta di un modello aggregativo, capace di valorizzare le eccellenze locali e di proiettarle in una dimensione internazionale grazie al supporto operativo di Navigo, centro di competenza e innovazione per l’industria nautica». Parola di Matteo Italo Ratti, presidente del consorzio che raggruppa Marina Cala de’ Medici, Viareggio Porto 2020, Yacht Broker, Porto di Pisa, Lusben Viareggio e Livorno, Porta a Mare, Marina di Salivoli, Marina Arcipelago Toscano, Esaom, Porto Azzurro e Marina dei Presidi.
L’assemblea dei consorziati ha tenuto banco durante la Icomia World Marinas Conference 2025: all’assise in agenda negli Arsenali di Venezia, Marine della Toscana ha potuto portare la sua eccellenza sotto i riflettori della scena internazionale, in quello che è l’appuntamento numero uno al mondo per il settore dell’industria delle marine e dei porti turistici.
«Marine della Toscana dimostra – ha ribadito Ratti – quanto sia fondamentale unire le forze per costruire visioni e strategie comuni. Il consorzio si è rivelato uno strumento di grande utilità, capace di fare sistema e di produrre risultati concreti per tutto il territorio, grazie anche al motore operativo rappresentato da Navigo». Aggiungendo poi: «Proprio da questa esperienza nasce l’idea di una “buona pratica nazionale”, un modello capace di aggregare tutti i consorzi e le realtà italiane sotto un’unica identità condivisa».
La presenza di Marine della Toscana a un evento di tale rilevanza internazionale conferma il ruolo centrale della Toscana – è stato detto – come «polo mediterraneo per la nautica e la portualità turistica», e rafforza la sua strategia di promozione sui mercati globali, valorizzando le competenze e le infrastrutture d’eccellenza del territorio.

Pietro Angelini, direttore Navigo e Marine della Toscana
In occasione dell’evento internazionale di Venezia Pietro Angelini, direttore di Marine della Toscana, è intervenuto come relatore nel panel dedicato all’impatto economico di questo genere di infrastrutture: ha offerto una prospettiva strategica sul «valore economico e sociale generato dalle moderne marine all’interno dei territori costieri». Angelini ha sottolineato come le marine non siano soltanto infrastrutture per la nautica da diporto, ma «veri e propri motori di sviluppo locale, capaci di creare occupazione qualificata, attrarre investimenti, promuovere il turismo sostenibile e rafforzare l’identità culturale dei territori».
È grazie alla piattaforma Ormeggiando.it, portale che offre agli utenti soluzioni per l’ormeggio in tempo reale anche con l’ausilio di tecnologie di intelligenza artificiale, che sarà possibile a migliorare il sistema di prenotazione: si tratta di una delle innovazioni su cui sta lavorando il consorzio Marine della Toscana.











