Ifco, se l’imballaggio è riusabile si riduce l’impatto ambientale
Risparmiate oltre 10 miliardi di contenitori monouso per cibi freschi

Supermarket ortofrutta report 2025 IFCO-ESG
MONACO DI BAVIERA. Oltre 10 miliardi di contenitori monouso sostituiti con imballaggi riutilizzabili nelle catene di approvvigionamento globali di generi alimentari freschi: questo è l’aspetto sul quale mette l’accento Ifco, produttore di riferimento nel settore delle cassette riutilizzabili per trasportare cibi freschi, che ha pubblicato il suo “Rapporto Esg 2025” (a completamento della strategia quinquennale in materia di sostenibilità).
Questo l’identikit dell’azienda, ai raggi x con I principali risultati della strategia 2025:
- oltre 10 miliardi di scatole monouso eliminate dal 2021.
- 3,2 milioni di tonnellate di emissioni di CO₂ evitate dai clienti
- tasso di diversione delle discariche del 93%
- riduzione del 37% delle emissioni per cassa
- riduzione del 10% dell’acqua utilizzata per cassa
- 100% di elettricità rinnovabile in tutte le sedi Ifco
- Certificazioni ISO 9001, 14001 e 45001 ottenute a livello globale, a garanzia di una governance solida e delle migliori pratiche di gestione aziendale
- lanciati 7 nuovi prodotti riutilizzabili, tra cui pallet e cassette per il pesce
- 440mila cassette donate ai banchi alimentari di tutto il mondo, a sostegno delle comunità locali
- livelli record di soddisfazione dei dipendenti e accreditamento “Investors in People”.
Negli ultimi cinque anni, Ifco spiega di aver «compiuto progressi concreti su ciascuno dei suoi 18 obiettivi Esg»: questo ha generato «risultati misurabili per il pianeta, le persone, i partner e i clienti». E pone le basi per «la prossima fase della propria strategia di sostenibilità».
Sin dalla sua fondazione nel 1992, Ifco – viene sottolineato – si è dedicata all’eliminazione degli imballaggi monouso e degli sprechi alimentari nella catena logistica del fresco, migliorando l’efficienza lungo tutta la catena del valore e condividendo il valore a lungo termine con i soggetti coinvolti.
Sono state condotte operazioni «in oltre 50 Paesi» e avviate collaborazioni «con 18mila coltivatori e 300 rivenditori»: grazie all’innovazione, a una governance solida e al suo collaudato modello circolare, Ifco – viene indicato – dimostra come gli imballaggi riutilizzabili possano creare valore duraturo non solo per i clienti, ma anche per la società e l’ambiente.

Mike Pooley, amministratore delegato di Ifco
Queste le parole di Mike Pooley, amministratore delegato di Ifco: «Qui si dimostra che sostenibilità e solidi risultati aziendali possono procedere di pari passo. Integrando i principi Esg in ogni decisione, abbiamo costruito un’azienda più resiliente e orientata al cliente. Il nostro impegno non si limita a ottenere buone performance economiche: vogliamo generare un impatto concreto nel mondo reale, riducendo gli sprechi, aumentando l’efficienza e rafforzando le comunità in cui operiamo».
Durante l’anno fiscale 2025 (dal 1° luglio 2024 al 30 giugno 2025), il modello circolare “SmartCycle” di Ifco ha continuato a fornire significativi benefici ambientali. Rispetto agli imballaggi monouso, «le cassette riutilizzabili Ifco riducono le emissioni di CO2e fino al 62%, il consumo di acqua fino al 69% e i rifiuti solidi fino al 96%».
Questo il risparmio generato dai clienti Ifco collettivamente:
- 766 tonnellate di emissioni di CO2e, equivalenti a fare il giro del pianeta 149.341 volte in auto
- 197 megalitri d’acqua, pari a 22.079 piscine olimpioniche
- 706 tonnellate di sprechi alimentari, equivalenti a 110 milioni di pasti











