Transizione “verde”, ben venga un’Europa più pragmatica
Russo: ma il sistema Ets resta una batosta per la competitività

Pasquale Russo
ROMA. «Importanti elementi di sano pragmatismo nell’ambizioso e condivisibile percorso verso la neutralità climatica e la transizione ecologica dei trasporti». È il giudizio che arriva da Confcommercio e Conftrasporto per bocca di Pasquale Russo, che dell’organizzazione dei commercianti è vicepresidente e di quella dell’autotrasporto è presidente: è in merito all’ “Orientamento generale” approvato dal Consiglio ambiente in cui l’Europa studia le modifiche alla legge sul clima. Tuttavia, secondo Russo, si ripete «la mancanza di coerenza normativa che da subito ha identificato nel sistema Ets un problema per tutto il settore».
L’esponente delle organizzazioni di categoria vede con occhio positivo «l’intendimento di un rinvio per l’avvio del nuovo sistema di negoziazione delle emissioni Ets 2 nel trasporto stradale» così come «le clausole di revisione intermedia degli obiettivi climatici a livello di Unione Europea e al pieno riconoscimento delle potenzialità dei biocarburanti per consentire la decarbonizzazione del trasporto pesante».
Russo insiste anche su qualcosa che ritiene avere «una forte incoerenza»: il riferimento è all’«intero impianto dell’Ets, che rischia di ridurre la competitività del trasporto intermodale». Peraltro il vicepresidente di Confcommercio ritiene «positiva», invece, l’ipotesi di «rivedere il sistema alla luce delle specificità territoriali, come ad esempio collegamenti con le isole». Ben venga un «approccio pragmatico verso le politiche di decarbonizzazione» ma deve guardare al fenomeno al suo insieme «e non per comparti, a maggior ragione considerando gli extra-costi già presenti sul trasporto marittimo», è la conclusione di Russo.











