Il porto di Taranto vuol diventare la “casa” delle energie rinnovabili
Alleanza fra l’Authority del mar Ionio e il Tecnopolo Mediterraneo

Giovanni Gugliotti, commissario Authority di Taranto e Antonio Messeni Petruzzelli, presidente Tecnopolo
TARANTO. Il porto di Taranto insiste nella rotta verso l’idea di strutturarsi come polo per le energie rinnovabili: va in questa direzione l’alleanza fra l’Authority del mar Ionio e il Tecnopolo Mediterraneo per lo Sviluppo Sostenibile, anch’esso tarantino. Si è arrivati alla firma di un protocollo di intesa che fa decollare la collaborazione tra i due enti. Scopo: la «più ampia valorizzazione del porto di Taranto come hub strategico per le energie rinnovabili nel contesto nazionale ed internazionale».
Le firme sono quelle di Giovanni Gugliotti, commissario straordinario dell’Autorità di Sistema Potuale del mar Ionio, e di Antonio Messeni Petruzzelli, presidente del Tecnopolo (e professore ordinario di gestione dell’innovazione con cattedra al Politecnico di Bari. L’accordo – è stato fatto rilevare – si inserisce nel progetto avviato dall’istituzione portuale che mira a mettere nero su bianco uno “studio per la pianificazione delle aree portuali da dedicare a eventuali impianti per la produzione di energie rinnovabili”: in particolare, eolico offshore, fotovoltaico e sistemi di stoccaggio energetico ma anche comunità energetiche portuali.
L’obiettivo – viene messo in risalto – è quello di «comprendere e valutare le ricadute infrastrutturali, logistiche ed economiche delle trasformazioni che interesseranno il porto di Taranto nel prossimo futuro». Come? Attraverso la mappatura e la classificazione delle aree portuali compatibili con le attività produttive e logistiche del settore delle rinnovabili, definendo possibili scenari di (ri)utilizzo.
Il know-how del Tecnopolo, insieme alla rete di esperti territoriali e nazionali in fase di attivazione, rappresentano un supporto strategico e competente per la buona riuscita dell’attività di indagine che sarà condotta in piena sinergia con un gruppo di lavoro interno all’Authority.
Queste le parole del commissario Gugliotti: «L’avvio di una collaborazione con il Tecnopolo Mediterraneo rappresenta un tassello decisivo a supporto della strategia di sviluppo dell’ente. Auspichiamo che tale sinergia con il Tecnopolo possa svilupparsi come un vero e proprio spazio laboratoriale per il porto di Taranto che, oggi più che mai, si proietta al futuro come possibile modello di transizione energetica e sostenibilità ambientale. Grazie alla rete di talenti, imprese e professionisti del Tecnopolo desideriamo promuovere la ricerca e la conoscenza per la costruzione di nuovi scenari di operatività per gli asset del porto di Taranto in grado di generare ricadute positive per l’economia territoriale e la comunità portuale e cittadina».
Ecco cosa ha dichiarato il presidente del Tecnopolo, Messeni Petruzzelli: «La collaborazione con l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio rappresenta un passo strategico nella costruzione di un ecosistema di innovazione che coniughi sostenibilità, ricerca applicata e competitività industriale. Il protocollo segna l’avvio di un percorso condiviso che unisce visione strategica e analisi operativa: partiremo dallo studio dello stato attuale del porto per individuare soluzioni tecnologiche e modelli energetici innovativi, con particolare attenzione alla possibile realizzazione di una comunità energetica portuale». Poi una ulteriore sottolineatura: «Il Porto di Taranto, con la sua proiezione mediterranea e la sua vocazione industriale, è il luogo ideale per sperimentare nuove tecnologie e processi a supporto della transizione ecologica. Attraverso il Tecnopolo metteremo a sistema competenze scientifiche, laboratori e imprese per sviluppare progettualità congiunte, attrarre investimenti e generare valore economico, ambientale e sociale per il territorio».











