Altolà alla violenza contro le donne, l’iniziativa dell’Authority livornese
Una campagna “fatta in casa” con i messaggi dei lavoratori e delle lavoratrici

Antonella Querci, Authoritydi Livorno e presidente Comitato Unico di Garanzia
LIVORNO. La parola d’ordine è: “In porto nessuna voce resta sola”. Con una campagna di sensibilizzazione che si contraddistingue per il suo esser «carattere di “fatto in casa” ma autentico: nessuna produzione professionale, nessuna comunicazione patinata, ma la scelta di mettere al centro le persone che vivono e lavorano ogni giorno negli scali dell’Authority del Nord Tirreno». È questo l’identikit dell’iniziativa che l’istituzione portuale livornese di Palazzo Rosciano mette in campo in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”: la campagna è stata promossa dal Comitato Unico di Garanzia presieduto da Antonella Querci.
«Abbiamo scelto una frase che appartiene alla nostra identità di comunità portuale», dice Querci: «Un porto è un luogo di approdo, di protezione e di cooperazione. Dire che nessuna voce resta sola significa – viene sottolineato – assumere un impegno collettivo: ascoltare, sostenere e non voltarsi dall’altra parte quando qualcuno vive una situazione di violenza. È una responsabilità che ci riguarda tutti, senza eccezioni».
Dal quartier generale dell’Autorità di Sistema Portuale del mar Tirreno Settentrionale si mette l’accento sul fatto che «il cuore dell’iniziativa è un manifesto rosso, affisso nelle sedi dell’Authority e nelle aree di accesso al porto, sul quale un QR code rimanda a un video collettivo: uomini e donne dell’istituzione portuale, tecnici, amministrativi e operativi, hanno prestato la propria voce per ripetere insieme il “claim” scelto dal Comitato Unico di Garanzia». Viene presentato come «un gesto simbolico e partecipato che vuole ricordare che la violenza (fisica, psicologica o economica) non è mai un fatto privato, e che il silenzio è terreno fertile per l’isolamento delle vittime».
Il presidente dell’Authority, Davide Gariglio, mette in evidenza il valore dell’iniziativa: «Il porto – afferma – è una comunità di donne e uomini che lavorano insieme ogni giorno, spesso in condizioni complesse». Gariglio segnala come la tutela della dignità e della sicurezza delle persone non possa essere un principio astratto ma deve diventare un impegno concreto. “La campagna dell’Authority traduce questo impegno in un gesto semplice, condiviso e profondamente umano. Ringrazio il Comitato Unico di Garanzia e tutti i colleghi che hanno partecipato: è così che si costruisce un ambiente di lavoro più giusto e più forte, per tutti». È questo – viene ribadito – un modo diretto per dire che la prevenzione della violenza passa attraverso la presenza, l’ascolto e la capacità di fare rete.
«L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale conferma così il proprio impegno per creare un ambiente di lavoro rispettoso, inclusivo e consapevole, in cui il benessere delle persone – afferma Querci – è riconosciuto come parte integrante della sicurezza e della qualità del lavoro portuale».











