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Corridoio Baltico no alle pressioni della Slovenia

ROMA – “Il Governo intervenga in sede europea per mantenere inalterato il tracciato originario del corridoio Baltico-Adriatico, che prevede la tratta finale in Italia, ed evitare ogni modifica a favore dei porti sloveni”.
[hidepost]Lo chiede il deputato del Pd Ettore Rosato, primo firmatario di un’interrogazione presentata – assieme ai colleghi democratici Andrea Martella, Rodolfo Giuliano Viola, Ivano Strizzolo, Alessandro Maran, Donata Lenzi, Daniela Sbrollini, Andrea Sarubbi e Simonetta Rubinato – al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Corrado Passera e al ministro per gli Affari europei Enzo Moavero Milanesi.
Secondo Rosato “il Corridoio ferroviario Baltico-Adriatico, che dovrebbe collegare Danzica a Bologna, toccando i porti italiani di Trieste, Venezia e Ravenna, rappresenta un’opportunità irrinunciabile per l’economia del Friuli Venezia Giulia e dell’interno Nordest. L’infrastruttura implementerebbe infatti il traffico di persone e merci tra il nord e il sud dell’Europa centrale, agganciando i porti dell’Alto Adriatico al bacino danubiano”.
“In seguito a forti pressioni messe in atto dalla Slovenia per ottenere un collegamento del porto di Capodistria al corridoio Baltico-Adriatico – aggiunge Rosato – il Consiglio europeo ha reintegrato nel progetto la tratta Graz-Maribor-Lubiana-Capodistria. E, in sintonia con tale decisione, alcune settimane fa è stato depositato alla Commissione Trasporti del Parlamento europeo un corrispondente emendamento. Questa modifica metterebbe a rischio gli sforzi profusi dall’Italia e rappresenterebbe un grave danno per le capacità competitive dei porti dell’Alto Adriatico, in particolare quello di Trieste. Per tale motivo è fondamentale che il Governo italiano intervenga presso il Consiglio e la Commissione europea per resistere a ogni eventuale modifica del tracciato originario e – conclude – garantire all’Italia la tratta finale del corridoio”.

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Pubblicato il
8 Dicembre 2012

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