Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

E Fortezza Vecchia per un anno passa all’Authority

Roberto Nardi (a sinistra) e Giuliano Gallanti mentre firmano la convenzione per la gestione della Fortezza Vecchia.

LIVORNO – A partire da giovedi 1º agosto La Fortezza Vecchia è passata nelle mani dell’Autorità Portuale. La decisione è stata messa nero su bianco in un atto di concessione firmato dal responsabile della Direzione Regionale Toscana e Umbria dell’Agenzia del Demanio, Michele Baronti, e dal presidente dell’Authority, Giuliano Gallanti.
Durante il periodo concessorio (un anno, con scadenza prevista per il 31 luglio 2014), l’Autorità Portuale utilizzerà il bene esclusivamente per scopi culturali e turistici condivisi dal Comune e si avvarrà della collaborazione della Porto 2000, la società (72% Authoirty e 28% Camera di Commercio) che gestisce la Stazione Marittima a Livorno.
[hidepost]L’APL, oltre a pagare un canone annuo di 3mila euro, si è impegnata a provvedere alla manutenzione e illuminazione adeguata dei percorsi e degli ambienti di visita.
«Con la firma dell’accordo – ha dichiarato Giuliano Gallanti – abbiamo incardinato il progetto di rifunzionalizzazione della Fortezza all’interno di un percorso concreto. In attesa che si formalizzi l’accordo di valorizzazione tra il Comune e la Regione, intendiamo dare una mano alla città e rendere da subito fruibile uno dei manufatti più belli di Livorno. L’obiettivo è quello di riuscire ad organizzare all’interno del complesso mediceo uno o due spettacoli all’aperto, possibilmente prima della fine dell’estate».
Nei prossimi giorni è prevista la stipula di un analogo provvedimento tra l’Authority e la Camera di Commercio, comproprietaria della Fortezza.
E l’altra convenzione, come accennato, è stata firmata a Palazzo Rosciano tra la Camera di Commercio e l’Authority, sempre per la gestione della Fortezza Vecchia. L’ultimo tassello che mancava alla riapertura del celebre monumento mediceo viene così messo al suo posto dopo l’analogo provvedimento con l’Agenzia del Demanio, comproprietaria del bene storico.
Sulla base degli accordi presi, l’Apl sino al 31 luglio del 2014 potrà utilizzare il bene come luogo monumentale e sede di spettacoli e manifestazioni di tipo culturale.
«L’accordo raggiunto – ha detto il presidente dell’ente camerale, Roberto Nardi – è solo il primo passaggio del percorso di valorizzazione della Fortezza. C’è un forte interesse da parte di tutti perché il manufatto recuperi il ruolo strategico di cerniera tra il porto e la città. Per questo stiamo lavorando in sinergia con le altre istituzioni pubbliche: l’obiettivo comune è quello di far sì che i crocieristi comincino a considerare Livorno come una interessante alternativa rispetto alle tradizionali mete turistiche della Toscana».

[/hidepost]

Pubblicato il
3 Agosto 2013

Potrebbe interessarti

Rigassificatori e logica

Prendiamola larga per un attimo: da Eraclito a Zenone, fino ad Aristotele, la logica è quella dottrina che chiarisce i meccanismi consequenziali. Se mi avete seguito nello sproloquio, converrete con me che il recente...

Leggi ancora

Quando il saggio saggia

Ci sono a volte, nel comportamento delle persone, scelte difficili da fare: ma una volta fatte, non è difficile spiegarle. È il caso, per la nostra realtà livornese, delle dimissioni del maritime consultant Angelo...

Leggi ancora

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio