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Oil & gas in Europa impegno sulla ricerca

Riduzione del personale nella catena logistica ma anche processi per migliorare l’efficienza

Liv Hovem

MILANO – Nonostante la maggioranza dei professionisti europei del settore oil & gas (68%) si stia preparando per un lungo periodo di prezzi bassi per il petrolio, ci sono motivi per cui essere ottimisti, in base a un nuovo studio pubblicato da DNV GL, advisor tecnico leader di settore per l’oil & gas. A dispetto delle preoccupazioni per il calo dell’occupazione, ci si attende un significativo cambiamento nella gestione dei costi, capace di dare la priorità all’efficienza, alla semplificazione e alla promozione dell’innovazione.
Secondo lo studio Una nuova realtà: prospettive per il settore oil & gas nel 2016, basato su un’indagine condotta da DNV GL a livello internazionale, che ha coinvolto 921 professionisti esperti del settore, la gestione dei costi sarà la priorità per il 2016 secondo il 41% degli intervistati.
[hidepost]Per ottenere un controllo più rigoroso dei costi si punterà sul miglioramento dell’efficienza produttiva degli asset esistenti (31% in Europa continentale rispetto al 25% delle risposte ottenute a livello mondiale). Ridurre l’esposizione a progetti rischiosi/costosi è indicato dal 29% nell’Europa continentale (mentre globalmente la percentuale cala al 25%) ed il 27% introdurrà processi e design più semplici (vs il 20% a livello globale).
Per contenere i costi, l’Europa continentale si focalizzerà sulla riduzione del personale ma in minor grado rispetto alla media mondiale (22% vs 31% globalmente), si sta riducendo anche la pressione sulla catena di produzione, dal 31% nel 2015 al 27%.
Liv Hovem, Regional Manager Europa continentale, Nord e Est Africa per DNV GL – Oil & Gas dice “Anche se il settore oil & gas in Europa dovrà aspettarsi ancora soluzioni di breve periodo di taglio dei costi e calo dell’occupazione, ci sono motivi di ottimismo. Le aziende stanno portando avanti iniziative di reingegnerizzazione dei progetti per creare più efficienza e generare più valore nel lungo periodo”.
“Il settore deve accelerare su queste misure più significative per la gestione dei costi; in questo modo riuscirà ad adattarsi alla nuova realtà ed a crescere nel lungo periodo. Questo significa ridurre la complessità, incentivare la collaborazione e guidare la standardizzazione”.
Ci sono segnali positivi che il settore stia adottando una visione di lungo periodo per la gestione dei costi: sei intervistati su dieci dichiarano che le loro organizzazioni cercheranno di raggiungere una maggiore standardizzazione degli strumenti e dei processi durante il 2016. La standardizzazione nell’Europa continentale nel 2016 si concentrerà sui processi e sulla loro progettazione, oltre che sulle procedure operative.
Inoltre, più della metà degli intervistati (55%) ha risposto che la propria organizzazione punterà su un approccio di lungo periodo in materia di innovazione e ricerca e sviluppo, rispetto a una media globale pari al 49%. La ricerca si focalizzerà sulla produzione di GNL/gas (43% vs 17% a livello globale) e sulle operazioni sottomarine (18% vs 20% a livello globale).
La strategia più comune per mantenere l’innovazione, riducendosi il budget, resta la collaborazione con altri attori del settore (47%). Quasi uno su tre (28%) prevede un maggior coinvolgimento in progetti congiunti di settore nel prossimo anno.
In Europa continentale si prevede che le tecnologie sottomarine (32%), quelle per il recupero del petrolio e quelle relative agli impianti galleggianti per il trattamento dell’LNG (entrambe menzionate dal 29%), saranno le più importanti del 2016, in linea con i valori a livello globale.
Il 62% degli intervistati in Europa continentale crede che il settore dell’oil & gas si consoliderà nel 2016, rispetto al 72% a livello globale.

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Pubblicato il
20 Febbraio 2016

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