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Toremar, arriva un “cat”

E’ stato noleggiato per sostituire l’aliscafo in avaria – Le caratteristiche

PIOMBINO – Un catamarano, non modernissimo ma efficiente e veloce, per sostituire nei prossimi tre mesi l’aliscafo in avaria. La Toremar e il suo amministratore unico Angelo Roma hanno trovato la soluzione per rimpiazzare l’aliscafo Fabricia, costretto a importanti lavori alla motorizzazione. La società ha infatti noleggiato in questi giorni dal gruppo Lauro di Napoli un veloce catamarano, l’”Airone Jet”, accreditato per 300 passeggeri e uno spunto di ben 34 nodi, sul range dell’aliscafo da sostituire. Il mezzo, che ha passato tutti i collaudi di sicurezza e di affidabilità, ha operato per la stagione estiva con le isole del golfo di Napoli. Dotato di due potenti motori MTU da quasi 3 mila CV ciascuno, viaggia a oltre 30 nodi e può compiere la traversata tra Piombino e Cavo in meno di 20 minuti, in tutto confort e con la possibilità per i passeggeri di muoversi liberamente sia nei saloni che nel ponte scoperto di poppa.

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L’”Airone Jet”, come dice il nome, ha propulsione a idrogetti ed è dotato di grande manovrabilità. Come l’aliscafo che deve sostituire, il suo punto debole sono i consumi, sensibilmente più alti delle navi tradizionali, ma controbilanciati dalla velocità e quindi dalla brevità del tragitto. Per i primi quindici giorni l’equipaggio Toremar verrà affiancato da quello del catamarano, per il necessario addestramento. Anche i problemi relativi all’accosto alle banchine, sia a Piombino che all’Elba, sono stati già risolti.

Intanto Toremar aspetta di conoscere ufficialmente se la UE ha rinviato di un anno la procedura di infrazione per Tirrenia e per le ex consociate se non concluderanno la privatizzazione entro la fine di settembre. I termini della gara per la società toscana sono pronti, ma non è stato ancora chiarito se lo Stato si sobbarcherà o meno l’onere dei 9 milioni di euro che la Tirrenia deve alla società toscana e che difficilmente saranno altrimenti recuperabili a breve. Intanto il commissario di Tirrenia ha chiarito che la rinegoziazione dei termini stabiliti da Ue per la privatizzazione delle varie flotte pubbliche italiane è avvenuta solo ed esclusivamente per Tirrenia. Per gli altri (oltre a Toremar sono in ballo anche Siremar, nel frattempo fallita, Caremar e Saremar), sembra di capire, i termini imperativi dell’Eu rimangono la fine di questo mese. Ma in base a quale realismo?

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Pubblicato il
25 Settembre 2010

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