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Confermato, Zim sceglie Genova

Una riunione riservata martedì scorso avrebbe definito il nuovo schedule – Intanto la caduta dei traffici ha colpito la compagnia israeliana

Rafi Danieli

LIVORNO – Ha fatto l’effetto di una cannonata la notizia, “sparata” sulle cronache livornesi, che la compagnia israeliana Zim avrebbe tagliato il nodo gordiano e deciso di eliminare la storica “toccata” delle sue main-ships nel porto toscano, concentrandosi su Genova. Una decisione che era nell’aria da mesi, tanto che lo “schedule” nel Terminal Darsena Toscana era stato confermato fino alla fine del mese e non oltre, ufficialmente “in attesa di decisioni” dal quartier generale di Haifa. Da mercoledì si sono susseguiti gli incontri, sia con gli azionisti del Terminal Darsena Toscana, sia con lo stesso vertice della Port Authority; incontri sui quali riferiremo nel prossimo numero, non appena la vicenda si sarà ulteriormente chiarita.

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Intanto l’ultimo numero di “Lloyd’s List” riporta che la compagnia israeliana Zim è stata una di quelle maggiormente colpite nei primi tre mesi del 2011 della caduta dei noli, dopo le speranze che si erano aperte con la loro crescita nella seconda metà del 2010. Una situazione pesante peraltro condivisa anche da altre compagnie.

Per quanto ci sia stato un incremento delle entrate, e sia stato faticosamente ridotto l’indebitamento, anno dopo anno, la nuova caduta dei noli ha riportato la situazione Zim in rosso. Le prospettive secondo “Lloyd’s List” – che ha sviluppato un lungo articolo sulle motivazioni delle perdite e sulla rivalutazione dei derivati operata dalla società – non sono brillanti anche per questa seconda parte del 2011, proprio perché si denota un rallentamento della richiesta e quindi si presume che le rate dei noli, aumentate nel 2010, potranno subire ulteriori cadute.

Sulle motivazioni della scelta di mollare Livorno, Zim da tempo metteva sotto accusa il porto per le limitazioni dei fondali di accesso alla Darsena Toscana, oltre che per il black-out dei movimenti notturni delle navi e i costi del rimorchio. Ma si è perso anche il feeling che resisteva da decenni per l’azione svolta dal comandante Angelo Roma, storico referente della compagnia israeliana e passato da un anno al timone nella Toremar.

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Pubblicato il
4 Giugno 2011

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