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Le occasioni perdute della Toscana

LIVORNO – Ormai alla Olt Offshore sono troppo avanti per tirarsi indietro. Ma di occasioni perdute anche il territorio livornese è ricco.


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Fermiamoci ai rigassificatori. A Rosignano si sono perse le tracce dell’altro progetto, da 8 milioni di metri cubi all’anno, che doveva nascere sulla costa, utilizzando il lungo pontile offshore della Solvay, e che avrebbe comportato un investimento di almeno altri 600 milioni di euro: facendo della Toscana la prima regione d’Italia per approvvigionamento di metano dal mare.

Proposto da Edison, Bp e Solvay, la proposta dell’impianto è rimasta nel limbo anch’essa per dieci anni. Prima la Regione Toscana ha detto “ni”, divisa tra i turbamenti dei vari comitati Nimby e la realistica valutazione del valore aggiunto dell’iniziativa. Poi ha detto “no”, solo per ripensarci dopo qualche tempo con un ”si” condizionato. Poi ancora “ni”, e quindi “no” e infine “riparliamone”. E’ chiaro che così come a Brindisi, gli investitori si sono rotti le palle. E milioni di investimenti – ma anche di ricadute dirette sul territorio, comprese le forniture a basso costo alla Solvay – sono saltati.

Poi ci lamentiamo che nella classifica della Banca Mondiale (“Doing Business”) l’Italia è finita per il 2012 all’87º posto per trasparenza e competitività, scivolando in basso di altri quattro posti rispetto all’anno prima. Regione Toscana, se ci sei batti un colpo…

A.F.

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Pubblicato il
14 Marzo 2012

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