Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Sicurezza carente, fermata una nave

OLBIA – Continua la guerra alle vecchie carrette fuorilegge. Gli Ispettori del Nucleo Port State Control della Guardia Costiera, nell’ambito dell’attività di controllo a bordo delle navi battenti bandiera estera che approdano nel porto di Olbia, martedì 26 marzo a seguito di ispezione hanno deciso di sottoporre a provvedimento di fermo la nave da carico “OCMIS GAR,” battente bandiera Guinea-Bissau, ormeggiata al molo Cocciani del porto di Olbia dopo aver riscontrato numerose deficienze imputabili alle mancate applicazioni delle norme e delle Convenzioni internazionali che disciplinano il più ampio concetto di sicurezza della navigazione.

L’unità di 4150 tonnellate di stazza lorda e adibita al trasporto di carico generale, con 16 persone di equipaggio e proveniente da Ancona e diretta ad Aqaba (Giordania), è giunta nel porto di Olbia nel corso dell’ultimo fine settimana per procedere alla caricazione di blocchi di marmo.

Nel corso dell’attività ispettiva gli ispettori della Guardia Costiera hanno riscontrato, tra l’altro, gravi carenze relative ai mezzi di salvataggio, ad alcuni sistemi di sicurezza antincendio e alla preparazione professionale dell’equipaggio relativamente alle procedure per la lotta antincendio, nonché carenze relative alle procedure di sicurezza in generale. Tali irregolarità hanno evidenziato come la nave fosse al di sotto degli standard minimi di sicurezza richiesti dalla normativa internazionale.

La nave è attualmente ferma nel porto di Olbia e vi rimarrà in stato di detenzione fino alla regolarizzazione di quanto previsto.

A partire dall’inizio dell’anno, sono tre le navi sottoposte a fermo amministrativo dagli uomini della Guardia Costiera.

Tale attività di controllo – ricorda la Guardia Costiera – è effettuata in aderenza a Convenzioni, accordi internazionali e direttive comunitarie sulla salvaguardia della vita umana in mare e della tutela ambientale, volta ad assicurare che i traffici marittimi siano effettuati nel rispetto degli standards sviluppati a garanzia della tutela dell’ambiente marino, dei lavoratori marittimi e della sicurezza della navigazione e della salvaguardia della vita umana in mare.

Pubblicato il
3 Aprile 2024
Ultima modifica
4 Aprile 2024 - ora: 15:28

Potrebbe interessarti

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Sempre più droni sul mare

Se ne parla poco, specie dei più specializzati: come quelli subacquei della Wass di Livorno per Fincantieri, o quelli sempre italiani, costruiti però in Romania dall’ingegner Cappelletti della livornese ex Galeazzi. Però adesso Fincantieri,...

Leggi ancora

Porti teu in overcapacity?

Riforma della riforma portuale: l’articolato Rixi che abbiamo anticipato – che naturalmente deve passare anche dalle Camere – punta dunque a coordinare lo sviluppo degli scali, oggi lasciato eccessivamente alla potenza dei singoli “protettorati”...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

“Non solo editore”

È stato, per chi l’ha conosciuto, un maestro di vita: appassionato del mare, del bello scrivere e anche delle gioie che possono venirne. Uomo di cultura, mai ostentata ma semmai offerta con un filo di...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio