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Treni storici da salvare

L’AQUILA – Italia Nostra, in prima linea sulla questione della tutela del patrimonio ferroviario storico,  in occasione della Primavera della mobilità dolce di AMODO ha segnalato alcune criticità sul tema. 

Proprio in questi giorni, si è verificato un evento segnalato dalla sezione di Valmarecchia, che riguarda tre

locomotive a vapore cedute dalla Associazione Adria Vapore di Rimini ad un privato, che si è impegnato a recuperarle e a esporle in un luogo di sua proprietà. Questo materiale – sostiene l’associazione – richiede interventi specializzati per la conservazione che non possono essere demandati ad un privato e nemmeno essere a carico di associazioni el volontariato storico.  

🗣️ “Il restauro di questi mezzi – dichiara 👤 Massimo Bottini di Italia Nostra Valmarecchia e consigliere dell’Associazione Italiana Patrimonio Archeologia Industriale AIPAI – necessita di competenze e professionalità che potrebbero assicurare lavoro specializzato alle giovani generazioni ed economia al Paese. Visto il successo delle Ferrovie Turistiche, questo compito non può ormai essere svolto unicamente da Fondazione FS Italiane, che meritoriamente ha recuperato una parte di questo patrimonio, ma deve essere anche a carico dalle aziende di trasporto ferroviario locale che hanno nei propri depositi cospicui giacimenti di materiale rotabile”. 

In Italia – dice ancora l’associazione – esistono depositi di materiale e archivi storici ferroviari un po’ su tutto il territorio. È il caso della stazione di Lanciano: “Italia Nostra, oltre a battersi contro la chiusura e soppressione dell’antico tracciato ferroviario, – dichiara Pierluigi Vinciguerra, presidente Italia Nostra Abruzzo – vorrebbe salvare anche il parco dei veicoli storici dell’ex Sangritana (Vincolati nel 2022 dalla Soprintendenza) unitamente alla officina storica e sala macchine per istituire di un Museo Regionale dei Trasporti. Si segnala inoltre l’archivio storico ferroviario, vero gioiello, vincolato dalla Soprintendenza Archivistica, riordinato, restaurato e informatizzato ma chiuso da tre anni al pubblico.” 

Pubblicato il
3 Aprile 2024
Ultima modifica
4 Aprile 2024 - ora: 15:27

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