Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Un pulmino alla Stella Maris

E’ stato acquistato grazie alla Cassa di Risparmio locale

LIVORNO – Anche la Cassa di Risparmio di Livorno è vicina ai marittimi che transitano nel nostro porto. Infatti, grazie al suo importante contributo la Stella Maris può portare a termine il Progetto Navetta fortemente condiviso anche dal Comitato Territoriale Welfare per la Gente di Mare del porto di Livorno.

Il prossimo 3 maggio, presso la Capitaneria di Porto, al termine dell’assemblea del Comitato Territoriale, del quale la Stella Maris fa parte, alle ore 12 verrà presentata l’autovettura a otto posti acquistata con il contributo, che sarà utilizzata dai suoi volontari per il trasporto gratuito dei marittimi del nostro porto.

Al completamento del progetto partecipa anche il Comitato Territoriale Welfare della Gente di Mare di Livorno, che annovera fra i suoi qualificati membri la Capitaneria di Porto, l’Autorità Portuale, l’ITF (International Transport Federation), Confederazione Armatori locali, Associazione Agenti Marittimi, Servizi tecnici di rimorchio, Associazione Terminalisti, Corpo piloti del Porto e Gruppo Ormeggiotori.

“Il servizio dimostra – dice una nota – la sensibilità e il desiderio di tutti gli aderenti al progetto di voler dare corso alla cura ed accoglienza della Gente di mare nel nostro porto nell’attuazione della Convenzione dell’ILO (International Labour Organization) che tutela il benessere dei marittimi indipendentemente da nazionalità, razza, sesso, religione, idee politiche e classe sociale e indipendentemente dalla bandiera della nave sulla quale sono impiegati”.

Il servizio verra quindi inaugurato con la benedizione del vescovo di Livorno S.E. monsignor Simone Giusti.

Il progetto prevede il trasporto su chiamata dei marittimi dai punti di raccolta al Centro Stella Maris e viceversa, Centro nel quale agli stessi vengono offerti numerosi servizi ed una particolare accoglienza che possa farlo apparire la “loro casa lontano da casa”.

Un nuovo servizio nel campo del Welfare non può che costituire un ulteriore importante elemento qualificante per il nostro porto.

Pubblicato il
28 Aprile 2010

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio