Visita il sito web
Tempo per la lettura: 3 minuti

Assonave lancia l’allarme: cantieri italiani senza ordini

Due sole unità nel portafoglio contro le 21 consegnate nel primo semestre – Il nuovo “Anteo” per supporto e soccorso sommergibili e i due “multiruolo” per la Guardia Costiera

Marco Brusco

ROMA – Piove sul bagnato: e non sembri sarcastica la definizione, in un momento che vede mezz’Italia letteralmente sott’acqua, e il governo addirittura con la bombola dell’ossigeno. Ma dall’incontro di ieri di Assonave, dove ha parlato forte e chiaro il presidente Corrado Antonini, il messaggio indirizzato a tutto il “sonnacchioso” parlamento europeo è questo: la cantieristica europea sta affondando con 340 mila posti di lavoro ormai persi; e la cantieristica italiana sta ancora peggio, perché – è stato ricordato – il lungo vuoto sulla poltrona dello sviluppo economico ha di fatto bloccato anche i pochi interventi “tampone” che avrebbero potuto dare qualche commessa pubblica alla cantieristica. Morale: contro 21 navi consegnate nel primo semestre dai cantieri nazionali, gli ordini acquisiti sono soltanto per 2 navi. Una tragedia. Il cerino ora sarebbe in mano al ministro Tremonti: ed è un’altra tragedia, vista la nota idiosincrasia del titolare del Tesoro a spendere per porti e navi.

[hidepost]

Invano – uno dei temi dell’incontro di Assonave è stato anche questo – si è mossa anche l’associazione dei cantieri europei Cesa, per chiedere a Bruxelles una rottamazione obbligatoria dei traghetti con più di 30 anni, che risultano essere almeno una settantina: gli armatori del Nord Europa sono stati i primi a tirare i freni per timore di un eccesso di spesa in un momento in cui la ripresa è solo accennata. E poi è tradizione – è stato ribadito – che gli armatori del Nord Europa hanno un fiorente mercato di “smaltimento” dei traghetti più anziani proprio in Mediterraneo, dove le navi in questione vengono sottoposte a “refitting” più che altro di arredamento e di forma, con al massimo l’aggiunta di controcarene (è quanto ha fatto anche Tirrenia e sta facendo in piccolo la toscana Toremar) per migliorarne la stabilità.

Il bicchiere mezzo pieno – o almeno con un fondo da bere – è il recente nulla osta del Parlamento italiano al programma per una nuova grande nave di supporto logistico per la Marina Militare e due unità multiruolo per le Capitanerie di porto. Fincantieri ci spera molto, con la filiera dei sub-fornitori: e ci spera la Marina che, per bocca del suo capo di stato maggiore ammiraglio di squadra Bruno Branciforte ha recentemente dichiarato al quotidiano “La Nazione” che è indispensabile sostituire il quarantenne “Anteo” con una nuova unità da 5 mila tonnellate con compiti multipli, da supporto e soccorso sommergibili all’appoggio degli incursori; ma dotata anche di proiezioni importanti nel campo della protezione civile, delle ricerche sottomarine in difesa dell’ambiente, e una capacità di esplorare i fondali anche alla ricerca di eventuali inquinanti fino ad almeno 1.000 metri.

Per le Capitanerie di porto, che possono contare anche su importanti contributi dai bilanci dell’Ambiente e della Pesca, sono in fase di sblocco (salvo ulteriori salassi dei bilanci dei tre ministeri interessati) le due navi multiruolo con spiccate caratteristiche di pronto intervento sia per vigilanza a largo raggio sia per operazioni di concerto alla Protezione Civile: unità che tra l’altro sarebbero al centro di interessi concreti da parte di altre marine (Francia, Brasile, forse una del Medio Oriente) con una condivisione auspicabile delle spese di progettazione e di forniture.

Delle nuove navi per le Capitanerie parlerà lunedì prossimo 15 a Livorno il nuovo comandante generale del corpo, ammiraglio ispettore capo Marco Brusco, che sta facendo il suo giro di previste visite nelle varie sedi e comincerà proprio dal centro di formazione della Guardia Costiera di via Zambelli, che ospita i corsi integrativi dell’Accademia Navale.

[/hidepost]

Pubblicato il
13 Novembre 2010

Potrebbe interessarti

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora