Provinciali: su regole e flessibilità

Dal segretario generale dell’Authority livornese Massimo Provinciali riceviamo questo interessante contributo sul dibattuto tema delle “regole” per il lavoro in banchina.

Massimo Provinciali

LIVORNO – E’ un momento in cui nel porto di Livorno (e forse non solo nel porto di Livorno…), sale forte la richiesta che l’Autorità portuale garantisca il rispetto delle regole, peraltro uno dei principali compiti istituzionali dell’Ente.

Quando una simile richiesta proviene contemporaneamente dai rappresentanti dei lavoratori e dai rappresentanti delle imprese, è segno che la misura della “deregulation” è colma e poco conta che a reclamare la fine del far west ci sia anche qualcuno che del far west sia protagonista non secondario… Prendiamolo, diciamo così, per un ravvedimento operoso…

Per rispondere a questa domanda di legittimità e per adempiere al proprio ruolo di ente vigilante sulle attività portuali, l’Autorità portuale di Livorno, come già preannunciato, ha diramato in questi giorni una circolare a tutti gli operatori in cui vengono richiamate, mettendole in ordine e spiegandone la “ratio”, le disposizioni di rango normativo, ministeriale e locale nei cui confini deve svolgersi la libera attività d’impresa.

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