Le infinite contese per l’ex Seal sulla sponda Est

Da terminal per le Autostrade del mare a promessa al TCO, con le ultime variabili industriali

LIVORNO – Ne hanno parlato, scritto o dissertato in molti: forse in troppi, e forse anche con poca cognizione di causa. Perché la richiesta presentata da due team industriali per insediare sulla sponda est della Darsena Toscana altrettante imprese, sia pure ancora all’inizio di un iter che come tutti gli iter del genere in Italia rischia d’essere annoso, già ha scatenato aspettative, timori e qualche protesta.

Se ne parlerà quasi certamente, sia pure come comunicazione presidenziale, nel prossimo comitato portuale dell’Authority di Giuliano Gallanti. Nel frattempo, bisogna prendere atto di una realtà: i timori che i due insediamenti possano togliere spazio a chi già opera sulla sponda Est e specialmente a chi vi è destinato – Leggi terminal rinfusi del TCO – pareggiano le speranze di chi, seguendo le poche indicazioni emerse dalla Port Authority, parla di 50 milioni di euro di investimenti e di 100/200 posti di lavoro entro un biennio.

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