A Livorno lo schiaffo di Rossi
Il presidente della Regione ha chiesto di decidere subito

Roberto Piccini (a sinistra) con Enrico Rossi.
LIVORNO – Il tempo della democrazia consultiva, il tempo di confronti, il tempo delle valutazioni tecniche: ma poi deve arrivare, ed arrivare presto, il tempo delle scelte. Così il governatore della Toscana Enrico Rossi ha concluso – e non senza urticare qualcuno – il workshop livornese sul porto delle crociere, organizzato in Fortezza Vecchia dalla Porto 2000 e dall’Autorità portuale. Si è parlato di “schiaffo” di Rossi: e più che per la mancanza di scelte (perché sul porto delle crociere le scelte ci sono da tempo) per la mancanza della loro attuazione pratica. Ovvero: un piano regolatore del porto che va avanti troppo piano, un’infinità di paletti sulle scelte annunciate per l’Alto Fondale, gli stessi sindacati che se la prendono (con cortei e striscioni) sia con l’Authority che con il Comune. Insomma, troppe polemiche e pochi fatti.
[hidepost]Nel convegno – tema le crociere e il piano regolatore del porto – dopo la relazione di apertura del presidente della Porto 2000 Roberto Piccini – che ha ricordato come sul business delle crociere si siano ormai buttati tutti i porti, e come Livorno sia in ritardo nella realizzazione del comparto crociere ormai definito tra la calata Orlando e l’Alto Fondale – sono state le slides proiettate dal responsabile del piano regolatore portuale nell’Authority Claudio Vanni a dare l’immagine di quello che “potrebbe essere” – se la pianificazione diventasse un fatto concreto – il porto livornese delle crociere: con tanto di nuova stazione passeggeri, di banchine dedicate, di accoglienza degna di quella super-regione turistica che è la Toscana. Bel progetto: ma appunto, fermo da troppo tempo allo stadio di progetto.
Val la pena di insistere sull’intervento di Rossi perché il presidente della Regione ha preso alcuni impegni: ha detto che ci sono risorse, sia regionali che europee, ma si rischia di perderle se il porto non si darà strumenti programmatori certi e in tempi certi. Ha detto che “lui c’è, disponibile a incontrare le istituzioni per velocizzare”. Ha detto infine che anche sul piano politico, le risse servono a poco, le contrapposizioni ancora meno, se non si raggiunge presto una sintesi operativa condivisa. Gli altri porti non stanno a guardare, il business è ricco e tutti “ci si ficcano”.
Tutti dunque hanno parlato di esigenza di decidere presto, di necessità di dare risposte almeno per la stagione 2014 (quella prossima è già “persa” per Livorno, ed è infatti prevista la fuga di Msc dalle crociere “di testa” e un calo generalizzato sotto le 450 navi) e di trovare una sintesi condivisa. Due rappresentanti delle società delle crociere che scalano Livorno, Michel Nestour di Carnival e Francisco Reddel di Royal Caribbean, a loro volta hanno ricordato che Livorno ha il “miracolo turistico” della Toscana alle spalle, ma se non si attrezza presto con banchine e servizi la festa è finita. E’ quello che sanno il volgo e l’inclita: però bisogna capire – il dibattito in sala è stato parallelo a quello sul palco – se ci saranno sacrifici di spazi e funzioni a chi toccheranno e in che modo. La Cilp, per esempio – era presente tra il pubblico Enzo Raugei (con stampelle per un intervento al menisco: e non sono mancate le battute ironiche degli amici, tipo “Finalmente te le hanno legnate forte”) accompagnato dal nuovo Ad Larotonda: e da loro si è appreso che la stessa Cilp si appresta a presentare all’Authority un progetto articolato per organizzare, strutturare e investire sull’Alto Fondale (di cui ha le concessioni di banchina) il terminal crociere che invece rivendica la Porto 2000. E che la Cilp voglia fare sul serio lo si deduce anche da un altro dettaglio: la recente decisione dell’Authority di dare sull’Alto Fondale la priorità a due navi da crociera lasciando fuori due navi della cellulosa e di supply militari è stata formalmente contestata con una richiesta legale di danni, inviata all’Autorità portuale attraverso un avvocato pisano. Come a dire: tutti insieme, appassionatamente, come chiede Rossi e come vorrebbero Authority portuale e istituzioni? Ci sembra utopia.
E forse occorrerà decidere subito anche a costo di fare e farsi male. Qualche segnale potrebbe arrivare già dal comitato portuale, che doveva esserci giovedì scorso ed è stato invece rinviato, forse a martedì prossimo. Salvo ulteriori manfrine.
Antonio Fulvi
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