Una “Marco Polo” dei record ma già incalzano le Triple-E
A metà dell’anno prossimo arrivano infatti le 18.270 Teu della Maersk – Gli armatori alla ricerca di economie anche sull’alimentazione a gas dei motori navali
PARIGI – Sei anni dopo l’entrata in servizio della “Emma Maersk” da 15.500 Teu, il suo record è stato battuto nei giorni scorsi dalla consegna alla CMA-CGM della fullcontainers “Marco Polo” presso i cantieri di Opko: che è accreditata per 16.020 Teu, anche se le cifre ufficiali sia per l’una che per l’altra nave secondo alcuni osservatori sarebbero più fittizie che reali. Altre due unità della stessa classe della “Marco Polo” saranno consegnate alla compagnia francese entro il prossimo aprile.
[hidepost]Sarà comunque un record destinato a durare poco. Secondo l’ultimo rapporto settimanale di Alphaliner, nel giugno 2013 arriverà la prima delle Maersk della classe Triple E con una capacità – anch’essa nominale – di 18.270 Teu. E si che esistono progetti, tutt’altro che fantasmagorici, per unità con portata superiore anche ai 20 mila Teu: per il momento nei cassetti, visto che continua la prevalenza dell’offerta sulla domanda di spazi a bordo, ma pronti a diventare concreti quando il mercato tornerà a correre.
Per il momento, il record della “Marco Polo” sta attirando l’attenzione degli armatori non solo per la portata ma anche per altre caratteristiche. Lunga 395 metri, larga 53,6 metri, la nave ha praticamente le stesse dimensioni delle E-Type Maersk; ma la realizzazione diversa delle sovrastrutture e del ponte di comando ha permesso di recuperare altro spazio per i containers; esattamente per i 470 Teu in più accreditati.
Molti analisti sottolineano come l’anno prossimo saranno una dozzina – contro le nove attuali – le navi fullcontainers con singola capacità oltre i 12 mila Teu. E ricordano che il mercato rimarrà asfittico, per cui aumenterà la competizione tra i principali carriers. Sotto altri aspetti, le compagnie cercano di raggiungere economie di trasporto non soltanto aumentando la scala delle navi, ma anche ottimizzando i consumi: tanto che aumentano le offerte da parte dei costruttori dei motori navali di impianti che possono marciare sia a nafta che a gas naturale: come peraltro è stato già sperimentato positivamente sulle gasiere per il trasporto del Gpl. L’alimentazione a gas naturale sembra essere una delle prospettive del prossimo futuro, sia nella versione ibrida all’alimentazione a nafta, sia in quella mista con l’elettricità. E’ una delle soluzioni che si stanno cercando per rispondere alle normative sempre più severe sulle emissioni della propulsione navale, anche in relazione ai drastici tagli dello zolfo nei carburanti imposto dalle normative internazionali e che faranno impennare il costo dei carburanti tradizionali.
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