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Cellulosa: ultimatum a Livorno

LIVORNO – L’hanno scritto anche nel recente comunicato sulle attività promozionali dell’Autorità portuale: il marketing di palazzo Rosciano punta sulla cellulosa.
[hidepost]Bene, bravi, bis: anche perché proprio per la cellulosa, grazie alle cartiere della Lucchesia e in genere del centro Italia, Livorno ha una tradizione e grandi volumi. Solo che anche in questo campo sembrano esserci figli e figliastri: nella fattispecie, operatori indubbiamente capaci di far accogliere le proprie istanze (leggi Cilp e Giorgio Neri, per esempio) ed altri che da anni battono inutilmente la testa contro il portone del Palazzo. Per esempio il gruppo Bonsignori.
Ce ne occupiamo da anni e anche di recente siamo tornati sull’argomento. Oggi dai Bonsignori ci arrivano due notizie. La prima: è partito un ricorso al Tar (e ci mancava….) contro il “niet” della Port Authority all’utilizzo della parte libera del magazzino ex-Dole sull’Alto Fondale per traffici urgenti di cellulosa che i Bonsignori hanno acquisito. La seconda: è stata in parallelo presentata formale istanza per l’uso del magazzino stesso, con tanto di elencazione delle navi di cellulosa che stanno per arrivare e che in caso di impossibilità di operare sull’Alto Fondale dovranno essere dirottate in altri porti.
Le navi sono sei e arriverebbero da lunedì prossimo in poi. Hanno complessivamente 26.300 tonnellate di cellulosa, con un picco di 6 mila sull’ultima della serie. Lo stoccaggio è essenziale per mantenere il traffico su Livorno. Problema risolvibile, oppure, alla Manzoni “la sciagurata non rispose”?
A.F.

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Pubblicato il
27 Aprile 2013

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