Confermato: sarà a settembre il raddrizzamento del relitto
Già collegate le catene e i martinetti a terra mentre si attende da Palermo il “blister” di prua – Tempi lunghi (forse a primavera) per il galleggiamento

Il grande blister di prua in Fincantieri a Palermo.
GIGLIO ISOLA – Si giocano entro un paio di settimane le chances più significative dell’operazione più delicata di tutto il piano per il recupero del relitto della Costa Concordia: il raddrizzamento dello scafo, per farlo appoggiare sulla piattaforma subacquea costruita sotto la carena. Immediatamente prima di Ferragosto sono stati completati i collegamenti con le grandi catene dotate di martinetti e agganciate alle 11 torri a terra: con l’azione congiunta della trazione sulle catene e del riempimento d’acqua dei cassoni sistemati sulla fiancata emersa del relitto, quest’ultimo dovrebbe lentamente ruotare su se stesso e mettersi dritto sulla carena, facendola appoggiare sulla piattaforma subacquea.
[hidepost]Dopo di che comincerà la seconda fase, quella del posizionamento dei cassoni di spinta anche sul lato di dritta (quello che ora è sommerso: una volta completata questa fase, svuotando i suddetti cassoni e alleggerendo lo scafo di parte almeno dell’acqua al suo interno, il relitto dovrebbe galleggiare quel tanto da consentirne il rimorchio nel porto di demolizione.
Sono i tempi a questo punto, che fanno molto discutere. Il commissario “ad acta” Gabrielli ha dichiarato subito dopo Ferragosto che il raddrizzamento dovrebbe avvenire entro settembre, per approfittare del meteo che non prevede burrasche. Ma lo stesso Gabrielli ha detto che il relitto difficilmente potrà galleggiare prima della prossima primavera: tempi che ai gigliesi non piacciono, ma che sono peraltro compatibili con l’allestimento a Piombino della banchina e delle aree proposte per accogliere quel che resta della Costa Concordia.
Al momento, tutti i cassoni di spinta sul lato emerso del relitto sono stati posizionati mentre sta navigando da Palermo – dove è stato costruito in Fincantieri – al Giglio il “blister” prodiero: un cassone speciale fatto a culla che dovrà sollevare la parte di prua e il cui posizionamento sarà un’altra delle fasi delicate dell’operazione.
Poi, una volta che il relitto sarà raddrizzato – come si spera, entro settembre – comincerà la fase del posizionamento degli altri cassoni di spinta sulla dritta. Insomma, la strada è ancora lunga e le difficoltà tante. E forse è anche per questo che la Costa Crociere continua a rinviare la scelta di dove il relitto sarà rimorchiato per la demolizione.
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