Mezzo miliardo di ricadute dalle crociere in Adriatico

Ma se Venezia tagliasse fuori le navi oltre 40 mila tonnellate di stazza si perderebbero 428 milioni

Sandro Trevisanato

MESTRE – La ricaduta economica diretta annua della crocieristica in Adriatico è di 507 milioni di euro, di cui il 68,2% (pari a 345,62 milioni di euro) è generato dai porti crocieristici adriatici italiani.
Il dato è emerso dalla ricerca “Venezia e l’Adriatico” presentata di recente in una conferenza stampa all’Hotel Hilton Garden Inn di Mestre. Lo studio, commissionato da Venezia Terminal Passeggeri, e svolto da Risposte Turismo, ha analizzato la rilevanza del porto veneziano per i traffici crocieristici e le ricadute economiche nell’intera regione adriatica.
Alla sola Venezia infatti, è ascrivibile il 54% della spesa diretta totale dell’Adriatico (274 milioni di euro), un valore molto più alto considerando il valore aggiunto complessivo (ricaduta indiretta e indotta) che uno studio dell’Autorità Portuale di Venezia ha stimato pari a 400 milioni. Applicando la stessa proporzione all’intera area adriatica, la dimensione complessiva salirebbe a 700 milioni di cui 500 appannaggio dei soli porti italiani.
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