Tavolo della legalità qualche passo avanti
Controlli più penetranti sulle imprese – Il commento di Marcucci sulla riforma portuale

Nereo Marcucci
ROMA – Un piccolo passo avanti per il tavolo della legalità: è il commento di Confetra dopo la riunione convocata dal ministero del Lavoro nel corso della quale la Confederazione dei Trasporti e della Logistica e Fedit hanno riferito dei risultati in termini di difesa e stabilizzazione di centinaia di posti di lavoro determinato dall’applicazione del recente accordo con Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti.
Il ministero del Lavoro, da parte sua, ha descritto il proprio impegno, già avviato, per realizzare controlli più penetranti circa il rispetto delle normative contrattuali e lavoristiche da parte delle imprese appaltatrici e quello, da avviare con il MISE ed il ministero degli Interni, finalizzato a consentire le libertà d’impresa e del lavoro emarginando forme inaccettabili di blocco degli impianti e dei servizi attuato anche con la violenza fisica.
[hidepost]Confetra ha apprezzato la consapevolezza di tutti i presenti, dalle organizzazioni sindacali, a quelle della cooperazione e della grande distribuzione organizzata, che questa sia la strada giusta per evitare il disimpegno dal settore di grandi investitori internazionali.
Il Tavolo della Legalità tornerà a riunirsi entro un mese per verificare l’efficacia delle diverse iniziative messe in campo.
E sulle voci che circolano intorno alla nuova articolazione del decreto sulla riforma portuale, Nereo Marcucci, presidente della Confetra, ha parlato di un promettente avvio di una piccola rivoluzione a proposito del (possibile salvo sorprese ulteriori) inserimento nello “sblocca Italia ” di un articolo 29 riguardante i porti.
“Se entro 30 giorni le Autorità portuali dovranno davvero comunicare i piani di investimento – ha detto Marcucci – e nei successivi 60 il governo deciderà quali siano credibili e finanziabili per dotare il Paese di un sistema logistico avremo fatto un passo avanti assai più importante di qualsiasi futuro accorpamento o cancellazione di questa o quella Autorità Portuale.
Spero, conclude Marcucci, che questo primo decisivo passo sia immediatamente seguito da quei due/tre interventi (investimenti nel sistema ferroviario, single window di tutte le amministrazioni coinvolte nei traffici portuali, disciplina dei rinnovi delle numerose concessioni in scadenza) che insieme alla recente modifica normativa dei dragaggi sono la premessa per una portualità competitiva nel mercato interno europeo”.
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