Nella tratta di Tarquinia si procede da mesi incolonnati ma non si vede un progresso – Il crollo a Quercianella aumenta il disagio – Nessuno sblocco anche sulla bretella per Piombino indispensabile a porto e acciaieria
FIRENZE – Sembra che nella frenetica campagna elettorale per la sua conferma come governatore della Toscana, Enrico Rossi prema sul presidente del consiglio conterraneo Matteo Renzi perché la neverending story dell’autostrada tra Cecina e Civitavecchia abbia una conclusione. “Autostrada o superstrada – ha detto Rossi – purché ci si decida e si passi ai fatti”.
L’alternativa suona un po’ come – facendo della satira su fatti che purtroppo sono molto seri – come il famoso detto seicentesco: O di Francia o di Spagna, purché se magna. Ma il cinismo non attacca su chi quotidianamente o quasi deve percorre quel budello pieno di trappole che è diventata ormai l’Aurelia tra Cecina e Civitavecchia.
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