Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

A Trieste mega-yacht e servizi

TRIESTE – Nasce un nuovo polo di attrazione per i mega-yacht anche durante la stagione invernale? Pare che a Trieste sia veramente possibile. Con prospettive future interessanti e una ricaduta per l’indotto locale piuttosto consistente.
[hidepost]In questi giorni, infatti, presso il bacino di carenaggio della Fincantieri, i tecnici del Nuovo Arsenale Cartubi sono all’opera attorno ad una splendida nave da diporto. Si tratta infatti del mega-yacht Yalla, 74 metri di lunghezza per oltre 1.700 tonnellate di stazza lorda, varata poco più di un anno fa (nel maggio del 2014), costruita tra l’altro proprio in Italia, ad Ancona. Yalla resterà ferma a Trieste per qualche settimana, in attesa che vengano completati alcuni importanti lavori di garanzia, una sorta di “tagliando”, che prevede un controllo generale dell’imbarcazione, dalla strumentazione di bordo fino alla potenza del motore. Accanto a Yalla è attraccato in porto un altro yacht, Metsuyan IV, 42 metri di lunghezza, anche questo costruito in Italia (a Viareggio), anche questo fermo per i lavori di manutenzione generale eseguiti sempre dai tecnici del cantiere navale.
La stagione estiva ormai è ampiamente alle spalle, ma i mega-yacht continuano ad arrivare. Un segnale senza dubbio positivo, determinato dall’operato della Trieste Yacht Service, società del Gruppo Samer, che ha investito energie e risorse in una capillare operazione di marketing, in stretta sinergia con le strutture cantieristiche locali, nel caso di Yalla proprio con il Nuovo Arsenale Cartubi. Una partnership che continua a dare frutti importanti. La Trieste Yacht Service mette a disposizione di armatori e equipaggio dei mega-yacht una serie di servizi di alto livello, che vanno dall’assistenza nelle pratiche burocratiche, a trovare le migliori soluzioni di trasporto e residenziali in città, fino a dove reperire particolari beni di consumo. Un lavoro certosino, che però ha consentito nel corso degli anni di “fidelizzare” alcuni mega-yacht, che spesso decidono di trascorrere i mesi invernali proprio a Trieste.

[/hidepost]

Pubblicato il
4 Novembre 2015

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio