Visita il sito web
Tempo per la lettura: < 1 minuto

Da “cattedrale” a risorsa del “sistema”

 

COLLESALVETTI – Facciamo un’ipotesi: fa parte del mio mestiere provarci. Con la spinta propulsiva che Gianluigi Aponte ha dato alla realizzazione della piattaforma Europa, l’interporto/retroporto Vespucci ha acquistato già da subito un incremento di valore superiore alla pur importante ricapitalizzazione dell’AdSP. Anzi: sarà una coincidenza, ma la ricapitalizzazione arriva quando Aponte si è detto interessato alla piattaforma livornese. Coincidenze come queste hanno quasi il valore di prove. E ci aiutano a sperare.

[hidepost]

Chi ha seguito, nei decenni, la storia del Vespucci si può rendere conto facilmente come quella che allora fu definita “cattedrale nel deserto” oggi abbia acquistato un ruolo e un futuro importanti. Le aree sono quasi sature, le auto dei Gragnani stanno invadendo persino spazi che erano vocati ad altro, e gli insediamenti anche produttivi aumentano. Risultati di una buona gestione, certo: Risultati di una gestione che, pur trovandosi la palla al piede di scelte sbagliate del passato, ha saputo stringere la cinghia, tirare avanti e rilanciare. Oggi il Vespucci non è più una palude mangiasoldi ma una risorsa. A patto che la logistica di collegamento – ferrovie e scavalchi promessi – sappia bruciare i tempi. Proviamo a crederci; a dare tutti una mano.

Antonio Fulvi

[/hidepost]

Pubblicato il
25 Novembre 2017

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio