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Con la ZES Interregionale Adriatica i primi atti concreti su infrastrutture

BARI – “Con la formale istituzione della Zona Economica Speciale Interregionale Adriatica – scrive in una sua nota il portavoce dell’Autorità di Sistema dell’Adriatico Meridionale – possono finalmente iniziare a cogliersi le grandi opportunità rappresentate da notevoli benefici, in termini fiscali e di semplificazione amministrativa, contenute in tale strumento volte come sono a determinare un significativo impulso alla crescita economica e occupazionale nel territorio di riferimento”.

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Per la semplificazione delle procedure amministrative, in particolare, sono attuative le previsioni contenute, per l’appunto, nel cd. “Decreto Semplificazioni” – decreto legge 14 dicembre 2018, nr. 135, convertito con modificazioni dalla legge 11 febbraio 2019, nr. 12 – laddove all’art. 3-ter – semplificazioni per le Zone Economiche Speciali – ZES e per le Zone Logistiche Semplificate – ZLS – vengono disciplinati diversi criteri derogatori alla normativa vigente, dall’abbattimento di un terzo dei termini di cui agli articoli 2 e 19 della legge 241/90, di quelli previsti dal d.lgs 152/2006 in materia di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale), VAS (Valutazione Ambientale Strategica), AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) e AUA (Autorizzazione Unica Ambientale), dei termini contenuti nel d.lgs 42/2004 e dPR 31/2017 in materia di autorizzazione paesaggistica, dei termini di cui al dPR 380/2001 in materia di edilizia e della legge 84/94 in materia di concessioni demaniali portuali fino all’abbattimento della metà dei termini previsti nelle Conferenze dei Servizi da indirsi ai sensi dell’articolo 14 – bis della legge 241 del 1990 preordinate all’acquisizione delle autorizzazioni, licenze, permessi, concessioni, nulla osta o altri atti di assenso comunque denominati.

“Proprio tale ultima disciplina derogatoria, a valere anche quale test della reale valenza delle semplificazioni in questione – conclude la nota – è stata posta in essere per la prima volta da questa Autorità di Sistema Portuale, in occasione della indizione della Conferenza dei Servizi in modalità asincrona, che si è svolta giovedì scorso 16 gennaio, per l’approvazione del progetto definitivo, ai sensi dell’art. 27, comma 1 del d.lgs 50/2016, riferito alla realizzazione della vasca idrica di accumulo a Costa Morena Est. Infrastruttura questa, di corredo della piastra intermodale ultimamente realizzata, volta a rendere notevolmente più efficace il funzionamento dell’impianto idrico nell’area, composta com’è da un sistema di disconnessione tra l’alimentazione di acqua potabile dell’ente fornitore (AQP) e l’utente finale (navi) tramite la realizzazione di riserva idrica della capacità utile pari a 400 mc attrezzata di una stazione di spinta.

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Pubblicato il
22 Gennaio 2020

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