Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Registro telematico delle barche: privilegiate le nuove iscrizioni

Nella foto: Barche da diporto alle boe su un’isola toscana.

ROMA – Il registro telematico per l’iscrizione delle imbarcazioni da diporto va avanti: avanti adagio, come si dice a bordo, ma va avanti. Secondo gli ultimi dati forniti dalle direzioni marittime, le nuove iscrizioni (che non sono molte a dire il vero) sono ormai tutte sviluppate sul piano telematico: ma rimangono in gran parte da convertire quelle presenti sul “faldoni” cartacei degli archivi. Secondo la direzione marittima della Toscana, per esempio, è stato stabilito il principio che anche le vecchie iscrizioni cartacee vengono convertite sul telematico quando viene richiesto un aggiornamento o si verifica un cambio di proprietà o di caratteristiche tecniche (sostituzione di un motore, pratica Rina, etc). Per le altre, si procede sulla base degli elenchi, ma con le forze interne delle varie Capitanerie. E ci vorrà del tempo.

[hidepost]

Il registro telematico delle imbarcazioni da diporto riguarda, come noto, le imbarcazioni: cioè quelle unità sia a vela che a motore con lunghezza superiore a 10 metri e fino a 24 metri. Sopra questi limiti siamo alle navi da diporto, che hanno il loro registro: sotto siamo ai natanti, che non vengono immatricolati se non su richiesta specifica dei titolari, per attività ben circoscritte. E nel caso di iscrizione vengono considerati imbarcazioni a tutti gli effetti.

Una considerazione a parte meritano le barche d’epoca, che fanno parte del registro delle imbarcazioni (se nelle misure) e non hanno, come succede invece per le auto d’epoca, un registro particolare e facilitazioni di vario tipo. Va comunque ricordato che la famigerata tassa di stazionamento sulle imbarcazioni è stata abolita da svariati anni e almeno da questo punto di vista il mare è rimasto sostanzialmente libero per il diporto. Più complesso è invece ancora tutto il procedimento burocratico per il rinnovo delle patenti nautiche. Non tanto da parte delle Capitanerie, che sono abbastanza sollecite, quanto per la visita medica necessaria al rinnovo, che è affidata esclusivamente a pochi uffici delle ASL che specie in stagione primaverie ed estiva hanno tempi di prenotazione lunghissimi.

[/hidepost]

Pubblicato il
11 Marzo 2020

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio