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Progetto Erasmus “MaQuaM” per la nautica sulla costa

Nella foto: Una foto simbolica dell’Associazione Gente di Mare.

VIAREGGIO – Favorire l’integrazione tra nautica e turismo, settori sempre più vicini e integrati dalle richieste del mercato globale e promuovere la mobilità dei giovani all’interno dell’Europa nella ricerca di opportunità di lavoro e nuove professioni del mare.

MaQuaM – acronimo di International Qualification on Marine and Tourism for the Mediterranean Harbours – è il progetto Erasmus proposto da una compagine che vede coinvolte imprese e istituzioni di Italia, Grecia, Albania e Malta, stati affacciati sul Mediterraneo e importanti destinazioni turistiche e dello yachting. Paesi interessati ad un processo di valorizzazione delle risorse umane nella nautica e a favorire l’integrazione tra le filiere di produzione cantieristica e la crescente importanza dei servizi portuali e turistici che possono generare nuova occupazione intercettando le tendenze del mercato e la necessità di competenze sempre più tecniche e marcate.

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Presentato da NAVIGO, società per l’innovazione e lo sviluppo della nautica, con Provincia di Livorno Sviluppo srl (capofila) società di sviluppo dell’economia e formazione, dal cluster nautico Strategis – Maritime Center of Excellence (Grecia), da Mediterranean Tourism Foundation (Malta) e IBIS Foundation (Albania) entrambe dedicate alla crescita economica e occupazionale dei due paesi, il progetto ha vinto il bando europeo e si è aggiudicato un finanziamento di 345 mila euro.

Tra la fine del 2020 e il 2023, anno di termine del progetto, sarà sviluppato un programma di formazione di livello internazionale che soddisfi le esigenze del nuovo settore e tragga vantaggio dalle ICT (Information and Communications Technology) applicando il sistema di trasferimento dei crediti ECVET (European Credit system for Vocational Education and Training), struttura di apprendimento basata sul lavoro che integra la mobilità internazionale e l’accesso alla qualifica per i giovani disoccupati sotto i 35 anni, di grande rilevanza per promuovere l’unità economica europea nella realizzazione di un mercato unico di beni e servizi.

Il profilo professionale che verrà conseguito al termine del percorso formativo è quello di “Gestore dei servizi integrati per la nautica e il turismo costiero”, finalizzato a gestire, promuovere e attivare processi di integrazione tra differenti settori e servizi. Ma l’opportunità di formazione riguarda anche il personale delle imprese coinvolte così come l’effetto moltiplicatore permetterà alle stesse aziende di aumentare la loro competitività sul mercato globale e la cooperazione tra operatori del Mediterraneo e le imprese marittime. Saranno previste, per i partecipanti, lezioni e formazione e-learning, mobilità fisica e virtuale, focus group, incontri e eventi di divulgazione nei quattro stati.

NAVIGO metterà a disposizione del progetto risorse professionali per garantire la realizzazione delle attività avvalendosi della pluriennale esperienza nel settore, il sito web (www.navigotoscana.it), la sua multipiattaforma “Navigo digitale”, con la quale sviluppa tutta la sua parte di servizio digitale, ed ospiterà eventi di diffusione e comunicazione con imprenditori del settore industria nautica da diporto per la dimostrazione, la convalida dei prototipi sviluppati e una più ampia diffusione dei risultati del programma.

Secondo i dati e le stime elaborate da NAVIGO, il settore nautico coinvolge circa 100.000 aziende nel mondo con 1mln di dipendenti diretti e circa 25.000 marine. La domanda mondiale è rappresentata da 142 milioni di diportisti negli Stati Uniti e 36 milioni in Europa, con una flotta totale di 30 milioni di imbarcazioni da diporto. L’Europa è leader nel mercato dei superyacht (oltre i 30 mt.) con un forte crescita degli ordini negli ultimi cinque anni e il Mediterraneo, con il patrimonio ambientale e culturale, le attrattive turistiche e l’artigianato di lusso, sono un crocevia per queste barche. La maggior parte degli yacht che circolano nel Mediterraneo sono direttamente collegati alla Toscana che è leader per la produzione, Malta è destinazione strategica e paese di registrazione, mentre Grecia e Albania stanno sviluppando i loro mercati. Un porto turistico genera mediamente 89 posti di lavoro, 12 in porto, 54,5 nell’area portuale e 22,5 nel territorio, e ogni 3,8 imbarcazioni viene generato un posto di lavoro in attività e servizi turistici.

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Pubblicato il
9 Settembre 2020

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