Berkan B e il “cimitero delle navi”

Nella foto: Lo smantellamento in corso della Berkan B.

ROMA – L’associazione Italia Nostra, insieme a numerose sigle*, si sta occupando da anni della motonave Berkan B – affondata senza essere stata bonificata dai carburanti in prossimità di una zona umida del parco del Delta del Po – e del cosiddetto “cimitero delle navi” nel porto di Ravenna. Il 22 ottobre il Ministero della Transizione Ecologica, nella persona del comandante del Reparto Ambientale Marino del Corpo delle Capitanerie di Porto ammiraglio Caligiore, ha effettuato un sopralluogo presso il cantiere ove si sta completando il recupero della Berkan B. “Il sopralluogo – scrive Italia Nostra – ci ha rassicurati circa la corretta esecuzione dei lavori, al contempo evidenziando il “pessimo biglietto da visita” costituito dai cinque relitti affondati da decenni nel vicino “cimitero”.

“L’auspicio, su cui i cittadini continueranno tener alta l’attenzione, è che presto possa compiersi anche la rimozione dei relitti restanti – le cui condizioni, a quanto risulta, sono state rilevate dall’ammiraglio Caligiore nel corso del sopralluogo – ed al contempo avviarsi una concreta riflessione circa l’urgenza ambientale rappresentata dagli oltre settecento relitti abbandonati sulle coste italiane. Una legge che disciplini l’intero settore, a cui eventualmente affiancare una apposita “Authority” incaricata di seguire le rimozioni, dovrebbe essere, riteniamo, urgente e necessaria.

“Desideriamo quindi porgere i più sentiti ringraziamenti – conclude la nota di Italia Nostra – a tutto il Ministero della Transizione Ecologica, ed in particolare al vice capo di gabinetto vicario dottor De Salvo, alla direzione generale per il Mare e le Coste nella persona del suo direttore dottor Zaghi, all’ammiraglio Caligiore, al capo di segreteria dottor Mamone Capria ed al sottosegretario di Stato onorevole dottoressa Fontana – la quale tenuto costantemente informati i cittadini e predisposto il sopralluogo – per aver accolto le istanze presentate, dato fattivo seguito ai colloqui molto gentilmente concessi presso il MiTE ad una delegazione di cittadini il 13 maggio ed il 5 ottobre 2021, e fornito decisivo impulso affinché la drammatica vicenda della motonave Berkan B potesse finalmente trovare soluzione”. 

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