Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Se dobbiamo tirare a campare…

LIVORNO – C’è chi canta che “tutto va ben…” sui porti. C’è chi urla che invece siamo alle soglie d’una crisi mondiale tipo quella del ’29. C’è chi fucila il PNRR, chi se la prende con il COP26 e chi si converte all’energia nucleare, ma intanto va bene anche il carbone.

Tra webinar, convegni, vip mondiali che devono lanciare un proprio libro e cavalcano l’ambiente, no-Vax e No-green pass, eccetera, scusatemi la parola ma non abbiamo mai vissuto un casino come questo. Adesso ci si mette anche la quarta ondata del Covid. Come si dice in Toscana: agli zoppi, calci negli stinchi…

I dati di fatto incontrovertibili comunque sono ben chiari: porti, interporti e grandi direttrici logistiche continuano ad essere in ritardo, non sempre per colpa loro, sulle esigenze della ripresa. Una ripresa che c’è, perché le industrie stanno pompando forte, l’export ha tirato e lo Stellone d’Italia ci ha aiutato. Ma è una ripresa che appare minata dal costo dell’energia, dal costo dei carburanti (trasporti) dal costo delle tasse, dal costo di una formazione professionale storicamente carente (e non è detto che i tanti formatori non debbano a loro volta essere formati ma questa volta sul serio), dal costo dei mille tentacoli della burocrazia.

[hidepost]

Il grido di dolore arriva dalle associazioni di categoria, ciascuna delle quali ovviamente tira acqua al proprio mulino, ma anche dai singoli imprenditori. Sui porti, ciascuna AdSP ha la propria ricetta, qualche volta miracolistica: il problema è che le ricette rimangono quasi sempre impelagate in quella burocrazia da tutti vituperata ma incapace di ammodernarsi. 

Si tira a campare. Forse dobbiamo consolarci con il famoso paradosso di Andreotti: meglio tirare a campare che tirare le cuoia? Un po’ poco…

A.F.

[/hidepost]

Pubblicato il
27 Novembre 2021
Ultima modifica
29 Novembre 2021 - ora: 15:15

Potrebbe interessarti

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio