Darsena Europa, da Pisa “niet” continuo

Nella foto: L’attuale consistenza delle vasche di colmata del porto di Livorno.
Malgrado la Regione Toscana abbia appoggiato la sua realizzazione, la Darsena Europa del porto di Livorno continua ad essere duramente contestata dagli ambientalisti di “Città ecologica” di Pisa. Nel loro sito, che ci è stato inviato con una chiamata alle armi a firma di Pierluigi D’Amico, è scritto tra l’altro:
Il progetto della Darsena Europa non va realizzato. La Città ecologica la ritiene un’opera di una fase storica ormai superata, basata sul gigantismo delle navi e su una crescita continua del traffico marittimo. Per realizzarlo sarebbero necessarie circa 2 milioni di tonnellate tra pietre e massi, calcestruzzo per 150.00 tonnellate, 4 milioni di tonnellate di acciaio. Sarebbero emesse quantità enormi di gas clima-alteranti e consumate grandi quantità di energia per la sola realizzazione. Gli effetti sulla costa pisana potrebbero essere catastrofici, fino alla scomparsa della spiaggia fino a Tirrenia soprattutto se sommati agli effetti dei cambiamenti climatici.
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Per la grande opera portuale che dovrà ribaltare verso il mare un porto ormai superato, la battaglia dei pisani sembra incentrata sulla difesa delle spiagge di Tirrenia, che peraltro sarebbero abbondantemente rinforzate da 1,5 milioni di metri cubi di sabbie pulite derivate dagli escavi. Ogni battaglia in difesa dell’ambiente è legittima: ma a nostro parere non può diventare un totem per combattere lo sviluppo, e specialmente per difendere interessi di parte. Ci sono strumenti legali e scientifici che sul progetto sono impegnati da anni. E l’erosione costiera non dipende tanto dalla Darsena Europa ma da un processo che riguarda tutto il Mediterraneo. Discuterne va bene, basta che non ci si fermi a una visione di parte. Gli amici pisani sono invitati a portare le loro idee migliorative e di tutela: ma i “niet” non aiutano a far meglio.
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