
LIVORNO – Toremar, arriva l’anno della verità: con la scadenza della concessione a fine 2023 dell’accordo tra la Regione Toscana e la compagnia del gruppo Onorato per i servizi di ⛴ continuità territoriale ⛴ tra la terraferma toscana e le sue isole, ripartirà la gara.
E oggi le gare, con le attuali normative, sono – come scritto sopra – un inutile, pesante, mortificante martirio che non giova né all’efficienza del servizio, né a garantirsi trasparenze assolute.
L’esempio in atto della gara per il servizio di rimorchio nei porti del sistema è significativo: da almeno due mesi la gara si è conclusa – dopo quasi un anno di “esami” – ma dovranno passare ancora tre mesi di tira-e-mola burocratici perché sia firmato l’atto definitivo di assegnazione ai vincitori, che peraltro sono stati gli unici concorrenti.
Toremar da parte sua può vantare un bilancio positivo.
E non solo sull’Elba, dove il flusso turistico ha consentito di annullare i disastri del Covid: ma anche sulle altre isole, servite con efficienza malgrado alcune d’esse – la lontana Capraia in primis – comportino per almeno nove mesi all’anno navi desolatamente vuote.
L’annuncio di Achille Onorato al meeting di lunedì scorso a bordo della “Liburna”, cioè l’arrivo di due nuove e molto ecologiche navi sull’Arcipelago, è la conferma anche Toremar intende prolungare vita e servizi, con la previsione importante delle nuove navi in arrivo.
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