Artificial Intelligence

FIRENZE – Bisognerà pure cominciare ad interrogarsi, non solo sul piano delle università o dei grandi gruppi internazionali ma anche delle singole aziende, sull’impatto che sta creando l’adozione pratica dell’AI, o Intelligenza Artificiale.

Se ne parta estesamente da qualche mese, ma più che altro sul piano dei timori per l’occupazione tradizionale: i posti di lavoro in cui l’AI potrà sostituire gli uomini.

Ma il tema va molto più avanti: tanto che una ricerca di McKinsey ha scoperto che negli ultimi due anni l’adozione di sistemi di AI a livello di grandi gruppi è più che raddoppiata.

Chi rimane indietro, rischia di trovarsi a margine del sistema, anche di quello della catena logistica. 

Ha fatto impressione, si legge sui siti specializzati, il sistema ChatGPT lanciato a dicembre scorso che in meno di un mese è arrivato a un milione di utenti. Serve a creare: e la parola non è esagerata visto che può fornire testi, audiovisivi, immagini anche sofisticate e “linee di codice” più che personalizzate. In tempi nei quali le immagini contano più dei fatti o quasi, è un “monster” del quale sarà difficile fare a meno.

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