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Rapporto T&E: Italia prima in UE

ROMA – Le navi da crociera inquinano più delle auto e in Europa la più inquinante sembrerebbe essere proprio l’Italia. 

È quanto emerge dal nuovo rapporto di Transport & Environment, l’organizzazione ambientalista indipendente europea, che mette al centro il problema dell’inquinamento atmosferico derivante dal turismo marittimo di lusso. 

Le loro emissioni atmosferiche sono tornate ai livelli pre-pandemici, lasciando le città portuali europee a soffocare tra i fumi tossici. Nonostante l’introduzione da parte dell’Organizzazione Marittima Internazionale dell’ONU, nel 2020, di un limite più severo di concentrazione di zolfo nei carburanti, lo scorso anno le 2️⃣1️⃣8️⃣ navi da crociera 🛳️ europee hanno emesso più ossidi di zolfo (SOx) di 1️⃣ miliardo di automobili, ovvero 4️⃣,4️⃣ volte di più di tutte le automobili del continente (2️⃣5️⃣3️⃣ milioni). 

Paradossale di come si cerca di spostare il problema su cause minori (ma realistiche) come ad esempio l’elettrificazione forsennata ed ossessiva del mercato automotive (si ricorda il nostro articolo 👉👉 https://www.lagazzettamarittima.it/wp-admin/post.php?post=90672&action=edit 👈👈 dello scorso 14/06/2023 sull’enorme afflusso di auto elettriche Made in Cina).

Con l’aumento del tempo trascorso nei porti e il carburante consumato (+2️⃣3️⃣%-2️⃣4️⃣%), di pari passo sono incrementate le emissioni di tre inquinanti atmosferici estremamente tossici: il SOx (+9️⃣%), il NOx (ossidi di azoto) con un +1️⃣8️⃣%, e il PM 2.5, aumentato del 2️⃣5️⃣%. 

Per quanto riguarda le città più inquinate, nel 2022 il capofila è stata Barcellona, seguita da Civitavecchia (con oltre 1️⃣6️⃣ ton di ossidi di zolfo equivalenti a circa 4️⃣0️⃣ volte la quantità emessa dalle auto immatricolate nella cittadina stessa) e dal porto ateniese del Pireo. Scorrendo la classifica, le altre città italiane che compaiono nella classifica europea dei porti più colpiti dalle emissioni di SOx sono Napolib (11esima), Genova (13esima) e Livorno (16esima). 

Nota positiva per Venezia, che contrariamente agli scorsi anni, è migliorata in modo significativo passando dall’essere il porto più inquinato dalle crociere nel 2019, e scendendo al 4️⃣1️⃣° posto l’anno scorso.

Qui, gli inquinanti atmosferici delle navi da crociera sono diminuiti dell’8️⃣0️⃣% in seguito al divieto, introdotto nel 2021, di accesso al porto per le grandi navi da crociera. Questo dimostra che è possibile affrontare l’inquinamento atmosferico, afferma T&E, che chiede una maggiore elettrificazione dei porti per ridurre l’inquinamento e proteggere la salute.

👤 Andrea Boraschi, direttore di T&E Italia, ha dichiarato: 🗣️ “La pandemia ha dato un po’ di tregua alle città portuali, ma ora è davvero finita. Le crociere sono tornate e località turistiche come Barcellona, Civitavecchia e Atene sono di nuovo soffocate dall’inquinamento atmosferico prodotto dalle navi da crociera. Venezia ha dimostrato che affrontare l’inquinamento delle navi da crociera è possibile, ma i divieti non sono l’unico modo. I porti possono ridurre significativamente i livelli di inquinamento obbligando le navi a collegarsi all’elettricità in porto, invece di far funzionare i motori, e sostenendo l’adozione di carburanti a emissioni zero”.

Facendo un focus a livello di operatori più inquinanti, MSC è in testa con la divisione MSC Crociere: le sue navi, infatti, hanno emesso quasi la stessa quantità di SOx di tutti i veicoli passeggeri in Europa. Se consideriamo tutte le società controllate, invece, è il gruppo Carnival quello che ha inquinato di più. 

Andrea Boraschi ha concluso “demolendo” il falso mito del gas: 🗣️ “Passare dal petrolio al gas è una falsa soluzione. Può aiutare l’industria delle navi da crociera a ridurre l’inquinamento locale, ma è terribile dal punto di vista climatico. L’unica cosa che si ottiene, così facendo, è scambiare una crisi legata alla qualità dell’aria con una crisi climatica. Si tratta di alternative in ogni caso insostenibili”. 

Infatti, molti operatori crocieristici come MSC stanno investendo nel gas fossile (LNG) come alternativa più pulita. Al momento, oltre il 4️⃣0️⃣% delle navi da crociera ordinate ai cantieri navali mondiali è destinato ad essere consegnato con motori a doppia alimentazione a GNL (Gas Naturale Liquefatto). Queste navi sono migliori in termini di inquinanti atmosferici locali, ma sono estremamente dannose dal punto di vista climatico a causa delle perdite di metano dai loro motori, un gas oltre 8️⃣0️⃣ volte più climalterante della CO2. La MS Iona di P&O, per esempio, ha emesso una quantità di metano pari a quella di 1️⃣0️⃣.5️⃣0️⃣0️⃣ mucche in un anno. 

Pubblicato il
24 Giugno 2023
Ultima modifica
26 Giugno 2023 - ora: 15:08

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