Le nuove e alternative rotte Teu

LIVORNO – Le guerre, le tensioni etniche e religiose, il rinnovo della geo-politica e gli impegni – reali o di greenwashing – per ridurre l’inquinamento, sono tutte le cause:  con in più il contingente “rosso” per le grandi compagnie di navigazione Teu sulle rotte principali, il sovraffollamento dei porti, certe cervellotiche imposizioni sempre legate al greenwashing, e se vogliamo, anche la crisi degli equipaggi, con la professione che sembra non attirare specie i giovani.

In questo quadro, amaramente sintetico ma realista, si configura oggi la ricerca di nuove rotte, la rottura di storiche alleanze, il rilancio anche sulle grandi distanze dell’alternativa ferroviaria, come indica la mappa qui sopra.. È un’espressione grafica, ovviamente sintetica e incompleta, ma della quale occorre tener conto anche nella programmazione degli interventi sui porti.

Perché come la stessa mappa dimostra, la crisi di Suez e la rotta alternativa intorno al sud Africa tagliano fuori buona parte degli scali del Mediterraneo, specie all’estrema anche in Italia.

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