PADOVA – Skills e lavoro in Veneto, ma non solo: Fòrema presenta l’ultima survey dedicata al mondo del lavoro alla ricerca di competenze e personale per lo sviluppo. Nei primi mesi dell’anno ben 224 aziende hanno descritto i fabbisogni di competenze e figure professionali per lo sviluppo del sistema industriale veneto. Lo stesso si verifica nell’armamento, dove manca personale sia per le navi da crociera, sia per quelle careno a lunga percorrenza.
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La domanda chiave che è stata posta agli imprenditori veneti è stata quella sull’inserimento di nuovo personale nei prossimi sei mesi. L’84% del panel (188 aziende) dichiara un esplicito fabbisogno di nuovo personale, immediato o nei prossimi 6 mesi, in linea con quanto rilevato a fine 2022. Matteo Sinigaglia, direttore generale di Fòrema: “Questo trend è particolarmente evidente nel settore metalmeccanico, dove il 90% delle aziende è alla ricerca di nuovi collaboratori, con una crescita rispetto alla precedente rilevazione. La maggior parte delle imprese, sia grandi che piccole, sono coinvolte in questo processo di reclutamento, con il 71% delle aziende che cercano personale specializzato per i propri processi produttivi”.
Ma non sarà facile assumere, questo sempre secondo gli imprenditori. L’83% delle aziende dichiara di riscontrare difficoltà nel reperire le figure professionali necessarie.
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Entrando nel dettaglio, i profili professionali più richiesti sono progettista tecnico (18% del totale, ricercato dal 27% delle aziende intervistate), addetto commerciale (13% e 19%), operatore CNC (10% e 14%).
I motivi?
La maggioranza delle nuove assunzioni è determinata dai processi di sostituzione del personale in uscita dall’azienda, per raggiunti limiti di età e per la volatilità del mercato del lavoro; al secondo posto la crescita quantitativa delle attività e l’aumento delle commesse.
Quando si tratta di assumere, poi gli imprenditori investono sulla leva dei vantaggi contrattuali e degli incentivi economici, sotto forma di retribuzione differenziale, benefit e stabilità lavorativa nel tempo e privilegiano, più che curriculum o corsi, l’esperienza diretta sul campo che è l’ambito privilegiato (51%) di apprendimento delle competenze tecniche, seguito dalla partecipazione a percorsi formativi specialistici (37%), mentre i PhD, la formazione post laurea e la formazione continua di breve durata registrano i punteggi di rilevanza più bassi (sono molto importanti rispettivamente per il 19% e il 16%).