Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Gli stoccatori compatti Linde

LAINATE – Linde Material Handling amplia la sua gamma di veicoli da magazzino introducendo i nuovi stoccatori doppi e transpallet compatti. Pensati per operare in ambienti con spazio limitato, come supermercati, magazzini o linee di produzione, i nuovi modelli combinano maneggevolezza, sicurezza e versatilità. 

In particolare, i modelli Linde D06, D08 e D10 possono trasportare contemporaneamente due carichi: fino a 1,0 tonnellata in sollevamento iniziale e, a seconda del modello, 0,6, 0,8 o 1,0 tonnellate in sollevamento libero. Tra le novità della gamma spicca il modello D08 M, progettato con un montante singolo che offre un’ampia visione del carico e dell’ambiente circostante: con una capacità di carico fino a 0,8 tonnellate in sollevamento libero, un’altezza di sollevamento di 1.590 mm e una struttura compatta, il D08 M rappresenta la soluzione ideale per il trasporto di merci e il riassortimento degli scaffali nei supermercati.

Un’attenzione particolare è stata dedicata alla precisione operativa: il comando OptiLift permette, infatti, di regolare con esattezza la velocità di sollevamento, facilitando la gestione dei carichi. Inoltre, i modelli D06, D08 e D10 sono disponibili con diverse opzioni di batteria, inclusi i modelli a ioni di litio e piombo-acido, per soddisfare specifiche esigenze operative.

A semplificare ulteriormente le operazioni in spazi particolarmente ristretti, viene in aiuto anche il nuovo Transpallet Linde T16 L, sviluppato per migliorare il comfort dell’operatore, in particolare durante il prelievo degli ordini e il rifornimento degli scaffali. La funzione di sollevamento ergonomico consente, infatti, di alzare le forche fino a un’altezza di lavoro di 675 mm, permettendo di movimentare i carichi mantenendo una postura corretta e senza gravare su schiena e articolazioni. La sua compattezza, con una lunghezza di 1.742 mm e una larghezza di 720 mm, lo rende ideale per operare in corsie strette e spazi limitati. Inoltre, il motore potente del T16L permette di affrontare pendenze fino al 20%, mantenendo elevate prestazioni anche nelle condizioni più impegnative.

La sicurezza è al centro del design del nuovo T16L, come dimostra il telaio dotato di una minigonna inferiore per proteggere i piedi dell’operatore, mentre il timone ribassato garantisce una distanza di sicurezza ottimale durante la guida. Tra le funzionalità avanzate spicca la funzione di sollevamento automatico, che regola l’altezza delle forche in base al carico, riducendo i tempi operativi e aumentando l’efficienza complessiva. 

Infine, entrambi i nuovi sollevatori D06 – D10 e il nuovo transpallet T16L sono dotati dell’opzione di protezione attiva per i piedi. Questo sistema arresta automaticamente il veicolo in caso di contatto, garantendo un livello di sicurezza superiore per l’operatore.

Pubblicato il
11 Dicembre 2024

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio