Tante crociere, ma pochi in città
LIVORNO – Ne abbiamo scritto spesso e non ci stupisce la telefonata di un amico commerciante di via Grande che lamenta lo scarso apporto economico del quasi un milione di croceristi sbarcati a Livorno l’anno scorso. Con un dubbio anche sulla recente iniziativa della Porto 2000 del “City Cruise Terminal” in via Cogorano. Sintesi della telefonata:
Vorrei sapere a chi giova il milione di croceristi che sbarcano sul nostro porto, quando in città ne resta forse qualche sparuta pattuglia, intruppata dietro a guide con il cartello che portano i loro greggi solo nei negozi che scelgono loro. Ora poi che c’è anche il terminal in città, i croceristi vengono prelevati dalle navi con bus navetta, trasferiti al salone dietro piazza Grande, da lì imbarcati su altri bus per le città toscane. Bell’affare, davvero!
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Vediamo di capire. La nostra non è mai stata una città turistica, se si escludono i brevi periodi d’oro dei granduchi delle regine che venivano ai bagni di mare. Quella vocazione si è perduta a favore del commercio, del porto, delle industrie (specie di Stato) finite poi come sappiamo. Per di più siamo il porto d’arrivo di una regione, la Toscana, che ha patrimoni turistico-culturali immensi, certo più attrattivi di quelli nostri, che pur ci sono ma non abbastanza pubblicizzati.
Dei turisti che rimangono in città (vero, sono pochi) molti seguono le guide, come avviene ovunque, con le loro indicazioni forse anche interessate negli acquisti. Ma non tutti. E poi ci sono centinaia di marittimi degli equipaggi, che molte volte fanno decine di scali e sanno ormai dove rivolgersi. Il City Terminal? È già un intervento migliorativo del sistema. Semmai i commercianti dovrebbero farsi loro promotori di richiami mirati. Qualcuno ha imparato a esporre messaggi pluri-lingue, ma si può e deve fare molto di più per incuriosire, convincere, attirare. Agli amici che si lamentano, suggeriamo di andare a dare un’occhiata nelle città portuali storiche delle crociere. Guardarsi intorno e imparare. Coraggio.
(A.F.)