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INFRASTRUTTURE

Porto turistico nel Mediceo, ora il cantiere parte davvero

L’elaborazione grafica del progetto del marina nel Porto Mediceo a Livorno: così è stato presentato lo scorso anno

LIVORNO. Sull’albo dell’Authority livornese di Palazzo Rosciano c’è il link all’avviso con cui il dirigente della sezione demanio e lavoro portuale informa dell’iter relativo al rilascio dell’autorizzazione per  «l’utilizzo di un’area demaniale marittima di complessivi mq. 9.919,83 (di cui mq. 5.363,61 di area a terra e mq. 4.556,22 di specchio acqueo)». Non è un delle tante: quei quasi 10mila metri quadri, grossomodo metà lungo la banchina e metà in acqua, sono nella zona della «banchina 74 del porto di Livorno». Cioè all’interno del Porto Mediceo, l’antico porto granducale di Livorno, praticamente ai piedi del circolo nautico Orlando smantellato mesi fa fra le polemiche.

La richiesta del rilascio dell’autorizzazione fa capo – si legge nel provvedimento all’albo dell’istituzione portuale labronica – alla Porta a Mare spa, via Edda Fagni 1, indirizzo che vale come sede del gruppo Benetti. La società si era fatta avanti con una istanza in tal senso il 21 luglio scorso. Nell’atto viene precisato che tale spazio verrà predisposto «quale area di cantiere connessa ai lavori di realizzazione del Lotto n.1 del porto turistico». Di fatto, è il primo passaggio all’operatività per quanto riguarda l’operazione porto turistico.

La realizzazione del porto turistico di Livorno è in mano all’alleanza che il gruppo Azimut Benetti ha stretto con D-Marin come operatore specializzato in questo campo. Chi sono i protagonisti è presto detto. Il gruppo della famiglia Vitelli è da un quarto di secolo in testa alla classifica mondiale stilata ogni anno nel “campionato” dei produttori di grandi yacht. D-Marin – una realtà nata all’inizio degli anni 2000 in Grecia e ora in mano a Cvc Capital Partners, colosso britannico della finanza d’investimento con un pacchetto di quasi 200 miliardi di beni gestiti – è al lavoro per estendere nel Mediterraneo la propria rete di porti turistici: se anche solo cinque anni fa il proprio raggio d’azione era fra Grecia, Turchia e Croazia, adesso ne conta già 26 che comprendono pure strutture in Spagna, Montenegro, Croazia, Albania, Malta e soprattutto Italia.

La mappa mette al centro il Molo Mediceo e la banchina 74 lì sono stati assegnato gli spazi per la predisposizione del primo lotto del cantiere del porto turistico secondo quanto chiesto dalla società Porta a Mare

D-Marin presenta il “Marina Livorno” come «uno dei porti turistici più importanti del Mediterraneo, progettato da Archea di Firenze». L’identikit parla di 815 posti barca da costruire entro il giugno del prossimo anno con «un investimento di 14-15 milioni di euro». È probabile però uno slittamento dei tempi, se è vero che la rivista dell’Authority aveva annunciato all’inizio della primavera dello scorso anno che i lavori sarebbero iniziati da lì a poco.

L’investimento messo in preventivo risulta nell’ordine dei «14-15 milioni di euro». La società indica che nel progetto sono compresi «la ristrutturazione dei moli, spazi per riunioni, servizi di svago e intrattenimento di lusso» e si preannuncia l’utilizzo di «elementi naturali come alberi e siepi al posto delle recinzioni, pannelli solari per produrre una parte significativa dell’energia e recupererà l’acqua piovana per l’irrigazione delle aree verdi».

La banchina 74 all’interno del porto Mediceo

Livorno: porto turistico story in dieci mosse

Qui trovate i link a dieci arrticoli che la Gazzetta Marittima ha pubblicato nel corso degli anni: possono essere utili per farsi un’idea delle vicissitudini del progetto del porto turistico a Livorno

Pubblicato il
15 Agosto 2025
di BOB CREMONESI

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