Anche i liguri al Transport di Shanghai
LA SPEZIA – Anche i porti di Genova, Savona e La Spezia hanno presentato a Shanghai, al Transport Logistic China il sistema portuale ligure.
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Il vicepresidente dell’associazione Ligurian Ports Alliance, Lorenzo Forcieri, che guida la delegazione ligure, ha rappresentato i tre scali della regione nello stand dedicato, inserito all’interno dello spazio Assoporti, “Italy all in One”.
“I porti liguri sono la via più facile, economica ed ecologica per raggiungere i mercati del centro Europa. Siamo a Shanghai – ha detto Forcieri – per comunicare agli operatori cinesi che quello ligure, con i suoi 32 chilometri di banchine, oltre 6 milioni di mq di superfici, 250.000 mq di magazzini, ecc. è un sistema portuale competitivo, che può rispondere ad ogni esigenza, che ha dalla sua, rispetto ai porti del nord Europa, vantaggi essenziali come il risparmio di 6-7 giorni di navigazione. Ciò significa meno costi e meno emissioni inquinanti, in linea peraltro con le direttive europee”.
“Siamo qui – ha continuato Forcieri – per rappresentare un’ulteriore possibilità rispetto agli scali del nord Europa. A livello nazionale è in corso una approfondita discussione che coinvolge il Governo, il parlamento e Assoporti per raggiungere un obiettivo comune a tutti i porti italiani: recuperare le quote di traffico perse a favore dei porti del Northern Range. Per questo dobbiamo lavorare intensamente per realizzare le infrastrutture necessarie, ma il problema sta anche nelle cosiddette strutture “immateriali”, cioè semplificazione ed accelerazione di procedure e controlli, ad esempio realizzando subito lo sportello unico, con cui potremmo sensibilmente migliorare le nostre già buone performance”.
Lo stand dei porti liguri è stato visitato dal console italiano a Shanghai Vincenzo de Luca e dal direttore dell’Ice Maurizio Forte, dal sottosegretario federale ai Trasporti Wolfgang Scheuer; dal ministro dei Trasporti della Repubblica Lituana Eligijus Masiulis; dal ministro al Porto Land Brema Martin Günthner e dal ministro Trasporti Land Sassonia,Thomas Webel, oltre che da numerosi operatori, in particolare, cinesi e coreani.
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